L'ospedale Perrino di Brindisi celebra il primo anno dall’introduzione della terapia cellulare immunitaria con CAR-T (Chimeric Antigen Receptor T-cell), utilizzata per la cura di tumori ematologici resistenti alle terapie convenzionali.
Il nosocomio brindisino è il secondo centro in Puglia ad adottare questa tecnica innovativa in oncologia, che finora ha permesso di trattare nove pazienti provenienti da diverse province della regione.
L’autorizzazione all’uso della CAR-T al Perrino è arrivata a giugno 2023, dopo un complesso iter di accreditamento. La prima infusione è stata effettuata il 22 gennaio 2024 nei reparti di Ematologia e Medicina Trasfusionale. Il team multidisciplinare coinvolto comprende ematologi, trasfusionisti, farmacisti, neurologi, cardiologi e intensivisti.
"È un processo terapeutico molto complesso – spiega Domenico Pastore, direttore di Ematologia – che offre una possibilità di cura a pazienti con linfoma non Hodgkin o leucemia acuta linfoblastica B refrattari alle terapie standard". Antonella Miccoli, direttrice della Medicina Trasfusionale, aggiunge: "I linfociti del paziente vengono prelevati e inviati in laboratori specializzati in Olanda, Svizzera o Stati Uniti, dove vengono modificati geneticamente per riconoscere e distruggere le cellule tumorali. Una volta pronte, le cellule vengono reinfuse nel paziente".
Attualmente sono in corso le procedure di accreditamento per l’utilizzo della CAR-T anche nei pazienti con mieloma. Questo traguardo renderà l’ospedale Perrino il primo centro in Puglia e il terzo nel Sud Italia a offrire questa terapia per la cura dei mielomi.