AQP - Il futuro dell’acqua in Puglia passa da un nuovo dissalatore che sarà realizzato all’interno della centrale di Cerano, a Brindisi. «Il dissalatore sarà quasi interamente alimentato da fotovoltaico o da cascami energetici della centrale Enel, garantendo il minor impatto ambientale possibile», ha dichiarato Francesca Portincasa, direttrice generale dell’Acquedotto pugliese (Aqp), in un’intervista rilasciata all’Ansa.
Oltre all’impianto di Brindisi, sono previsti altri due dissalatori: uno a Taranto, già in fase avanzata di progettazione, e uno a Manfredonia, mentre la città di Margherita di Savoia si è autocandidata per ospitarne un quarto.
Va ricordato che l’idea di un dissalatore a Cerano non è nuova. Nel giugno 2022, l’allora sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, propose la realizzazione dell’impianto come risposta alla siccità e alla salinizzazione delle falde.
Portincasa ha inoltre sottolineato l’impegno di Aqp per il risanamento delle reti e il recupero delle perdite: «Dal 2009 abbiamo recuperato 100 milioni di metri cubi d’acqua, una quantità equivalente a più di due invasi pugliesi». Con un investimento di 1,7 miliardi di euro entro il 2026, Acquedotto pugliese punta a migliorare l’efficienza idrica, assicurando un futuro più sostenibile per la gestione delle risorse.