In occasione delle festività pasquali, fino lunedì 28 marzo (Pasquetta) il Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale (Chiesa delle Monacelle, via Cattedrale nel Centro Storico di Ostuni) sarà aperto anche nel pomeriggio.
Sarà quindi possibile visitare il Museo dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00, così come già previsto per i giorni festivi.
Una iniziativa, come precisa il presidente dell’Istituzione Museo Avv. Michele Conte, tesa a rendere maggiormente fruibile il patrimonio archeologico e culturale custodito nella struttura, con in primo piano il reperto della “Donna di Ostuni”, che si potrebbe definire “la madre più antica del mondo”. E’ questa, infatti, una scoperta eccezionale e unica nel suo genere: una donna incinta morta circa 25.000 anni fa, i cui resti sono stati ritrovati in ottimo stato di conservazione, con il feto pressoché intatto, rinvenuta presso la Grotta della Maternità del Parco Archeologico di Santa Maria d’Agnano.
Ma non solo. Va ricordato che i recenti risultati delle campagne di scavo archeologico condotte dal prof. Donato Coppola nell’area di Santa Maria d’Agnano, sulle colline ostunesi, sono state divulgate sulla “Cronique des activités archéologiques de l’Ecole francaise de Rome”, a prova della portata internazionale dei ritrovamenti.
Sarà quindi possibile visitare il Museo dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00, così come già previsto per i giorni festivi.
Una iniziativa, come precisa il presidente dell’Istituzione Museo Avv. Michele Conte, tesa a rendere maggiormente fruibile il patrimonio archeologico e culturale custodito nella struttura, con in primo piano il reperto della “Donna di Ostuni”, che si potrebbe definire “la madre più antica del mondo”. E’ questa, infatti, una scoperta eccezionale e unica nel suo genere: una donna incinta morta circa 25.000 anni fa, i cui resti sono stati ritrovati in ottimo stato di conservazione, con il feto pressoché intatto, rinvenuta presso la Grotta della Maternità del Parco Archeologico di Santa Maria d’Agnano.
Ma non solo. Va ricordato che i recenti risultati delle campagne di scavo archeologico condotte dal prof. Donato Coppola nell’area di Santa Maria d’Agnano, sulle colline ostunesi, sono state divulgate sulla “Cronique des activités archéologiques de l’Ecole francaise de Rome”, a prova della portata internazionale dei ritrovamenti.