La leggenda di San Francesco d’Assisi a Brindisi, la chiesa del Cristo e quella di San Paolo -di Bruno Virdò-
mercoledì 19 novembre 2008

MILANO - Una antica leggenda vuole che San Francesco D’Assisi, tornando da un suo viaggio di pellegrinaggio dall’ Oriente, fece tappa a Brindisi, dove iniziò la sua costante attività di  predica, girando per le piazze e le strade. La sera stanco, sostò nei pressi della piccola cappella della Madonna e si addormentò. Quando si svegliò, vide che una tela di ragno aveva ricoperto il volto di Maria. San Francesco ordinò immediatamente al piccolo ragno di rompere la stessa tela.


CHIESA SAN PAOLO - La chiesa di San Paolo è un mirabile esempio di stile gotico presente nel territorio talentino. La sua costruzione risale al 1322,in stile gotico. All’ interno si possono scorgere altari barocchi appartenenti ai secoli XVII e XVIII. Inoltre, è da segnalare la presenza di affreschi con una Madonna in trono e una statua a grandezza di uomo ,di San Francesco.


CHIESA DEL CRISTO - La chiesa del Cristo, invece, fu costruita dall’ ordine dei Domenicani nell’ anno 1232 e precisamente da frate Nicola Paglia di Giovinazzo;situata nei pressi di Porta Lecce,presenta una facciata di stile romanico ed uno  magnifico rosone. Anche per la sua costruzione, come per la chiesa di Santa Maria del Casale,si è fatto ricorso al carparo dorato e alla pietra bianca.Ragion per cui sua la facciata risulta essere  bicroma. Al suo interno vi sono due altari barocchi. Uno di questi, quello destro, è dedicato alla madonna del Rosario, su commissione del comandante del Castello a Mare, Marco Antonio Noguerol (1640) Inizialmente la chiesa fu intitolata a S.Domenico. E lì fu custodito un prezioso crocifisso di legno di grandezza maggiore del naturale. Si narra  che quella questa sacra opera, sia stata condotta nella città di Brindisi da una nave veneziana, che  fu vittima di una tempesta vicino alle coste adriatiche.


PASSEGGERO - Un passeggero veneziano chiamato Giovanni Cappello, che era stato in pellegrinaggio in Terrasanta, acquistò il suddetto Crocifisso. Venuto a conoscenza del fatto, il priore della Chiesa di S.Domenico pregò il proprietario di depositare nel tempio la sacra immagine, per farla vedere ai suoi fedeli, sino a quando la nave terminata la bufera sarebbe ripartita.


PRODIGIO - Ma per un inspiegabile prodigio, quando la nave ,per le condizioni climatiche ed ottimali marine, potè riprendere il suo viaggio, si rivelò impossibile spostare il Crocefisso da dove era stato deposto. Il signore veneziano convinto che ciò dipendesse da  un volere divino,decise di donarlo alla chiesa di S. Domenico portando via con sé soltanto il dito della mano destra del Cristo. Da allora il nome fu mutato da S. Domenico con quello di Cristo.


 Bruno Virdò