MILANO- L’ Arte comprende ogni attività-svolta singolarmente o collettivamente che, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall’esperienza, porta a forme creative di espressione estetica.
Nell’ antichità l’arte è stata espressa con questi vocaboli: Sanscrito Are(ordinare), latino Ars, greco Tecnè, indica la capacità umana di fare un qualsiasi oggetto. La capacità consiste nella conoscenza di nuove regole.
Secondo il pensiero di Platone l’Arte è traduzione dello artigiano, ovvero è la copia di un oggetto che a sua volta è copia di una idea.
Per Benedetto Croce l’opera d’Arte è una sorta “d’intuizione lirica” che accade nella mente e deve essere ben distinta dalla traduzione e realizzazione materiale. Invece, Emmanul Kant sull’ argomento si incentra sulla particolarità intrinseca dell’ arte:” ciò che contraddistingue l’arte è una serie di proprietà percettibile e formali individuate da particolari facoltà mentali umane, quali il gusto e l’estetica che generano piacere.
Susan Langer sostiene che l’arte sia un simbolo che a partire da un canale percettivo, articola ciò che è ineffabile e non trova esatta traduzione con le parole.
Schelling nel suo (Sistema dell’ Idealismo Tradescentale ) l’arte è l’unico vero ed eterno organo e documento insieme della filosofia, il quale sempre e con novità incessante attesa quel che la filosofia non può rappresentare esternamente, cioè l’inconscio nell’operare e nel produrre, e la sua originaria identità col cosciente.
All’ Arte si può giungere per diverse strade: le più antiche e le più universali sono il desiderio di. decorare e il bisogno di esprimersi
Un tentativo di decorazione è già negli antichissimi oggetti degli uomini preistorici: forse il giorno stesso in cui un selvaggio cacciatore ebbe tra le mani il primo coltello con un manico di legno o di corno, nacque in lui l’idea di intagliare quel manico di scolpirvi l’immagine degli animali incontrati.
Raggiunto un grado di civiltà appena più elevato, ecco che gli uomini cominciarono a decorare tutto dal proprio corpo alle pareti delle abitazioni: molte di queste decorazioni possono già dirsi opere d’arte.
Ancora più antico del bisogno di decorare è il bisogno di esprimersi, di dire cioè quello che si sente: dirlo non soltanto con parole, ma in un modo visibile, figurativo,che si possa comunque percepire.
Questo non solo per comunicare con gli altri , ma per renderci conto noi stessi di quel che proviamo, di quel che siamo. Naturalmente non tutte le nostre esperienze sono opere d’arte. Ma che cos’è dunque l’arte se può nascere da esigenze e da situazioni così diverse?
Di questo argomento si è discusso molto, ma non si può dare una risposta esauriente e definitiva. Diciamo che ci sono certe creazioni dell’ uomo che ci danno una particolare commozione, un particolare piacere; queste le chiamiamo opere d’arte.
Educando in noi il gusto possiamo giungere a sentire meglio quelle emozioni, ad apprezzare le opere d’arte nel loro valore, a riconoscere cioè il bello.
Qualunque oggetto prodotto dalle mani dell’uomo può, costituire un’opera d’Arte.
Ma l’attività artistica, soprattutto quando l’uomo è consapevole di fare arte, ricorre a determinate tecniche e materiali per ottenere la forma voluta: i prodotti artistici.
Bruno Virdò