Si è svolta questa mattina, presso l’ospedale “A. Perrino” di Brindisi, l’inaugurazione di un nuovo e completo percorso diagnostico che integra e rafforza l’offerta di servizi a disposizione dei pazienti oncologici. Un percorso che utilizza sinergie importati di Ematologia, Oncologia, Radioterapia, Radiologia, Anatomia Patologica e dal nuovo reparto di Medicina Nucleare, quest’ultimo ristrutturato negli spazi e negli impianti per consentire, a breve, il funzionamento della PET-TAC. A benedire questo importantissimo macchinario per la diagnostica tumorale è stato l’arcivescovo Rocco Talucci. Subito dopo c’è stata una conferenza stampa a cui hanno preso parte il direttore dell’ASL Br Rodolfo Rollo, l’assessore regionale alla Salute Tommaso Fiore, il dirigente del reparto di Medicina Nucleare Bernardo Scarano e Mario Cirscuolo presidente della Fondazione Futura Progetto Pet-Tac.
“Oggi diamo avvio –ha dichiarato il direttore generale Rollo– a percorsi diagnostici e terapeutici di alta qualità e valore scientifico resi possibili grazie ad un approccio plurispecialsitico e interprofessionale. Un lavoro in sinergia tra medici nucleari, radiologi, radioterapisti, fisici, radio farmacologi, informatici, tecnici di radiologia medica e infermieri professionali, con una particolare attenzione al rischio clinico attraverso la realizzazione di tutti i sistemi di sicurezza, sia per gli operatori che per i pazienti, in materia di radioprotezione e definizione di protocolli diagnostici. L’ospedale “Perrino” cresce nel suo complesso: si allargano le potenzialità professionali degli operatori, cresce il livello di protezione del paziente e aumentano le opportunità diagnostiche e terapeutiche per tutti i cittadini”.
“Ci troviamo – ha dichiarato l’assessore Fiore – in un ospedale che ha investito molto nel settore oncologico. In ultimo, la ristrutturazione dei percorsi attraverso il nuovo reparto di Medicina Nucleare e l’utilizzo della Pet-Tac consentono di garantire contemporaneamente sicurezza e qualità. Non solo ma attraverso queste nuove tecnologie si ha il potenziamento della rete oncologica in un’area più vasta come quella dell’intero Salento. Difatti, attraverso sistemi di puntatura laser è possibile far giungere in tempo reale le immagini elaborate dalla Pet-Tac sia nel reparto di Radioterapia qui al Perrino ma anche negli ospedali di Lecce e Taranto”.
“La concezione nuova che abbiamo in questo reparto, rispetto a come era prima della ristrutturazione – ha dichiarato Bernardo Scarano, dirigente di Medicina Nucleare - riguarda l’aggiunta della diagnostica Pet-Tac alle due Gamma Camere già esistenti ma soprattutto il fatto di corrispondere a tutti i requisiti di legge della nuova normativa che entra in vigore il prossimo 30 giugno. Oltre all’apparecchiatura in sé la parte più importante è la Camera Calda dove esistono dei particolari accessori detti isolatori che consentono di produrre radiofarmaci in condizioni di sterilità e di altro controllo”.
Mario Criscuolo, presidente della Fondazione Futura Pet-Tac ha dichiarato di esprimere “grande soddisfazione, immensa felicità e tanto orgoglio nel vedere realizzato ciò che sembrava soltanto un sogno. Abbiamo svolto un’enorme opera di sensibilizzazione nei confronti dell’opinione pubblica, di enti ed istituzioni. Tenacia e caparbietà hanno reso possibile dapprima ipotizzare e poi promuovere e sostenere l’azione che ha prodotto questo importante risultato per tutti”.
La Pet-Tac è un macchinario che riesce ad individuare masse tumorali di piccole dimensioni che non possono essere riconosciute con altre indagini. Consente una contemporanea acquisizione e sovrapposizione delle immagini PET (di metabolismo) con le immagini TAC (di struttura o forma) e permette di ottenere informazioni sull’anatomia dei tessuti esaminati localizzando accuratamente gli eventuali processi patologici.
Questa apparecchiatura consente quindi, soprattutto in campo oncologico, una diagnosi precoce, il miglior approccio terapeutico, l’allestimento di piani di trattamento per radioterapia esterna, la valutazione immediata e il monitoraggio nel tempo dell’efficacia di una terapia.
Brindisi, 25/03/2010