Venerdì 6 novembre 2009 alle ore 18 presso l’ex Convento di S. Chiara di Brindisi il prof. Guglielmo de Giovanni Centelles, Accademico Pontificio, il prof. Errico Cuozzo, Ordinario di Storia Medievale Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, e l’architetto Maurizio Marinazzo, Responsabile del Settore gestione ed organizzazione sedi culturali del Comune di Brindisi, presenteranno il libro di Rosanna Alaggio Brindisi medievale. Natura, Santi e Sovrani in una città di frontiera (Editoriale Scientifica, Napoli 2009).
La manifestazione è nata in collaborazione tra la Fondazione Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo”, l’Archivio di Stato di Brindisi e il Comune di Brindisi.
La scelta di condurre uno studio sulla Brindisi di età normanno-sveva nasce dall’esigenza di chiarire, in primo luogo, le dinamiche sociali ed economiche di un insediamento di frontiera in una fase della sua storia che ne avrebbe decretato il ruolo di “Porta d’Oriente” per l’Europa crociata e, soprattutto, per la politica dell’Imperatore Federico II.
Lo stato attuale delle conoscenze sulla città in questa fase storica, sia per la sua struttura urbanistica, sia per le vicende storiche, o è legato a contributi, a carattere monografico ormai datati, o a ricerche estremamente parcellizzate perché di ambiti disciplinari specifici.
A fronte di un’importanza strategico-militare della Brindisi medievale, il più delle volte data per scontata dagli studiosi, ancora fino ad oggi si ignoravano o si conoscevano solo in superficie le dinamiche sociali, l’identità e il ruolo dei ceti dominanti, la coscienza cittadina, i reali fattori di produzione, la consistenza dei traffici marittimi, l’interscambio socio-economico con l’entroterra.
Primaria, quindi, è stata l’esigenza di restituire identità e immagine storica ad una città meridionale sorta sul confine dei grandi poteri del Medioevo europeo, e di conseguenza documentare il reale ruolo di città marittima, il suo peso nelle logiche della politica mediterranea, l’impronta lasciata dai processi economici nella società, che le ha ora generate, ora subite.