Il “Barocco Festival Leonardo Leo” è alla XII edizione -di Alfio Tarullo-
giovedì 20 agosto 2009

Dopo aver ricevuto il 5 agosto a San Vito dei Normanni la medaglia quale premio di rappresentanza del Presidente della Repubblica, “per gli alti meriti culturali e per l’opera di persuasione sociale, mirata alla riscoperta e alla consapevolezza delle proprie storiche radici” da quest’anno Il Barocco Festival assume la denominazione di “Festival internazionale di musica antica – International early music festival”, ampliando lo spettro conoscitivo della musica barocca mediante la partecipazione di ensemble stranieri.


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Dopo il Ferragosto tutti a casa!


E rieccoci al “Barocco Festival Leonardo Leo”, nato nel 1997 mercé il grande impegno del Comune di San Vito dei Normanni e del maestro Cosimo Prontera, che dirige la brindisina “Confraternita de’ Musici”,  costituita appunto dodici anni fa per l’occasione e che negli anni seguenti ha conseguito meritati riconoscimenti artistici, come indica succintamente la motivazione del conferimento della medaglia.


L’edizione 2009, intanto, oltre alla partecipazione di un ensemble olandese e d’uno svedese, ha incluso anche San Michele Salentino (borgo medioevale Ajeni) e Ceglie Messapica (Chiesa Matrice) quali località ove eseguire sontuosi concerti rievocativi delle storiche radici della musica antica, fruibili quindi da quelle popolazioni.


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Cari lettori, per avere l’esatta dimensione del Festival, il dettagliato programma d’ogni appuntamento e della sua composizione esecutoria non avete che entrare nella rete Internet e digitare: http://www.baroccofestival.it.


Vi troverete di fronte un  sorprendente sito, completo e raffinato, con ogni informazione e valutazione nonché con i curricola dei partecipanti, singoli e collettivi.


Questo facilita il mio compito di convinto fan della musica barocca e di Prontera che ne è appassionato interprete.


Nella conferenza stampa che ebbe luogo in Prefettura, alla presenza del Prefetto di Brindisi Domenico Cuttaia, con l’Assessore Regionale al Mediterraneo Prof.ssa Silvia Godelli, Il Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Brindisi Paola Baldassarre, il Sindaco della città di San Vito dei Normanni Antonello Trizza, l’Assessore alla Cultura della città di San Vito dei Normanni Ernesto Marinò  e il sindaco di San Michele Salentino Alessandro Torroni, Prontera, nel suo appassionato intervento,


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rivendicò la sua convinta scelta, non troppo materialmente utilitaristica, di voler lavorare nella sua terra non cedendo a richiami in apparenza artisticamente più remunerativi, rifuggendo dalla tentazione d’emigrare verso lidi che avrebbero offerto più facili opportunità.


Fa onore a Prontera e testimoniano che la passionaccia d’artista non è acqua. Il ribadire l’attaccamento alla brindisinità, il caparbio impegno nel progetto intrapreso, ridare voce alla produzione leeana mettendola a confronto con le coeve realtà musicali europee.


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Si comincia domenica 23 agosto alle ore 21 nella Villa Europa di San Vito dei Normanni, luogo natio, che allora si chiamava San Vito degli Schiavoni, di Leonardo Leo.


Cosimo Prontera dirigerà la sua Confraternita e presenterà, nella serata inaugurale, l’opera di Leonardo Leo”Il Demetrio” (libretto di Pietro Metastasio) in prima esecuzione in tempi moderni. 


Martedì 25 agosto, al Museo archeologico Mapri di Brindisi, alle ore 21, il soprano Gemma Bertagnolli, accompagnata al cembalo da Claudio Astronio, si esibirà in virtuosistiche arie e cantate di Monteverdi, Haendel, Vivaldi (ma ci sarà anche una ciaccona di Storace.)


E siano al 27 agosto, giovedì: trasferiamoci nel borgo medioevale Ajeni, recentemente ristrutturato, di San Michele Salentino.


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L’ARS Baroca Ensemble presenterà di Adriano Banchieri “il festino nella sera del giovedì grasso avanti cena”, una commedia harmonica: genere musicale di intrattenimento popolare di carattere gioioso e burlesco che, introdotto dal sacerdote modenese Orazio Vecchi (1583–1604)  si diffuse per l’accattivante flessibilità espressiva.


Venerdì 27 agosto si torna a San Vito, questa volta nel chiostro dei Domenicani.  alle ore 21 l’ensemble LICITA SCIENTIA, in collaborazione con la Scuola di Danza Antica della Giostra Cavalleresca di Sulmona, presenterà ”La pazzia del ballo- Il piacere della danza tra licenza e cortesia” con pezzi di Praetorius, Caroso, Negri, Thoinot Arbeau con coreografie e testi di Maria Cristina Esposito. Un commendevole tuffo nel passato.


Sabato 29 agosto grande serata in onore di George Friedrich Haendel, nel 250° anniversario della morte:


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 ore 21 tutti al Castello Alfonsino (Forte a Mare) di Brindisi:
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Ci sarà la Confraternita de’ Musici con Stefano Montanari, direttore ospite - violino solista e Cosimo Prontera al cembalo.


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Dopo due concerti grossi verrà eseguita la “Musica per i reali fuochi d’artificio”, composizione commissionata ad Haendel da re d’Inghilterra Giorgio II per i festeggiamenti della pace di Aquisgrana che il 7 ottobre 1748 aveva posto fine alla sanguinosa Guerra di successione austriaca.


La prima esecuzione di questa composizione ebbe luogo il 27 aprile 1749 al Green Park (St.James’s Upper Park) di Londra con un organico eccessivo che contava 24 oboi e 12 fagotti, corni, trombe, timpani, qualcosa che doveva dare un senso “militaresco” all’evento musicale.
 
Naturalmente ci furono i fuochi d’artificio, affidati ai bolognesi Gaetano Ruggeri  e Giuseppe Sarti, alla presenza di oltre diecimila spettatori, ma non tutto filò liscio e una parte della monumentale struttura architettonica di stile classico, realizzata dal francese Niccolò Servadonì, prese fuoco…


Non abbiate timore sabato 29 non accadrà tutto questo e  la struttura architettonica, protesa nel mare, non sarà da meno di quella britannica del 1749!


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E siamo a Ceglie Messapica, ore 21 di mercoledì 2 settembre appuntamento nella Chiesa Matrice per goderci il maestro Dan Laurin che suona il flauto e dirige l’ensemble svedese PARADISO MUSICALE: Telemann, CPE Bach, Leonardo Leo. Con questo amabilissimo programma:


George Philipp Telemann (1681 - 1767)
Sonata a tre in fa maggiore per flauto dolce, viola e bc
Carl Philipp Emanuel Bach (1714 - 1788)
Sonata in sol minore per viola e clavicembalo


George Philipp Telemann
Sonata a tre in sol minore per flauto dolce, viola e bc
Johan Sebastian Bach (1685 - 1750)
Sonata in si minore per flauto e clavicembalo obbligato
allegro, adagio, allegro


Leonardo Leo (1694 - 1744)
Una scelta da Solfeggi per voce e bc
(ed. critica Giorgio Pacchioni, Andrea Bornstein)


George Philipp Telemann
Sonata a tre in re minore per flauto dolce, viola e bc


Ho chiesto in giro, fra i non molti appassionati di musica barocca: tutti conoscevano il sommo Bach e i suoi figli CPE, oltre agli altri due , Wilhelm Friedeman e J Christian ma Telemann lo avevano soltanto sentito nominare…


Eppure G.P.Telemann fu una figura importantissima nel panorama musicale tedesco del XVIII secolo, era amico del grande JS Bach ( tenne a battesimo come compare il di lui figlio CPE nel 1714) e a Francoforte ebbe una frenetica attività di compositore, oltre che esprime un grande impegno organizzativo quale direttore di varie cappelle delle chiese cittadine.


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Si dice che non vi sia stato mai musicista che abbia composto un tal numero di lavori come Telemann fra il 1721 e il 1738: centinaia di concerti, serenate, odi, cantate, brani cameristici, opere. Insomma fino al 1767 egli fu la più importante figura del panorama musicale della Germania.

Voglio ricordare l “Musique de Table”, patrocinata finanziariamente da Haendel, Quantz, Blavet, Pisendel e ministri di varie corti europee che sottoscrissero fondi onde fosse permesso a Telemann di lavorare serenamente attorno alla grandiosa composizione. Beh, il 2 settembre potrete ascoltare tre sonate a 3 (flauto dolce, viola e bc) di questo infaticabile compositore.


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Il Barocco Festival avrà termine il 4 settembre a San Vito dei Normanni (Chiostro dei Domenicani) con l’ultimo concerto di un ensemble olandese con direttore e violino Jonathan Talbott.


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Ci saranno: la sinfonia da “Amore vuol dire sofferenza” di Leo; due cantate di J.S Bach; il concerto grosso n.5 dell’op.3di Haendel, lo stupendo concerto per 4 violini su Telemann (del quale abbiamo detto sopra) e il primo dei 6 celebri Concerti armonici (un tempo attribuiti a GB Pergolesi) di Unico Wilhelm Wassenaer, misterioso compositore dilettante olandese (1682-1766).


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Credo che il pubblico “popolare” affollerà i concerti in programma: sappiate, cari lettori, che i maestri, gli esecutori, gli artisti in genere si sentono gratificati quando avvertono di essere seguiti da un pubblico partecipe, appassionato e d’onesta competenza, piuttosto che da arcinote e poco inclini “autorità”,  concetto vago alle orecchie d’un artefice o interprete che altre supremazie ha annotato nel suo intelletto. Accorrete e non vi curate dei predisposti ambiti riservati ai cittadini maggiorenti –ma non musicalmente-


Perché è da voi che si attendono entusiasmi e consensi, lasciate ad altri simulate benevolenze e ufficiali, impettiti riconoscimenti, è da voi, dal pubblico che viene il successo! Tranquilli, voi non conoscete Unico Van Wassenaer alla pari di tant’altri che lì accorrono, ma il Festival allargherà le vostre conoscenze alla scoperta di lasciti musicali che ci confortano nella nostra esistenza.


alfio.tarullo@libero.it