La sezione pugliese dell’ANTLO (ASSOCIAZIONE NAZIONALE LABORATORI ODONTOTECNICI) ha organizzato un evento culturale nel Convento dei Cappuccini a Mesagne:
PROTESI TOTALE E SU IMPIANTI: PICCOLE INNOVAZIONI PER UN GRANDE SISTEMA
il metodo GERBER
Relatore: Sig. Odt. Franco FARES
Docente e Vice Segretario Culturale Nazionale di ANTLO FORMAZIONE
Il tema portante dell’evento formativo ruota su una domanda cruciale: ha ancora senso oggi occuparsi di protesi totale, in piena epoca implantare? Le ragioni per occuparsi di protesi totale sono molte:
1. La prima è dettata dal fatto che nonostante siano stati finora trattati con impianti circa un milione di edentuli (persone prive di denti) questa cifra rappresenta solo l’1% della popolazione affetta da edentulismo, che è molto diffuso soprattutto nei paesi tecnologicamente poco evoluti.
2. Nei paesi occidentali l’edentulismo sta diventando gradualmente meno comune e tuttavia esso colpisce gli individui più anziani la cui riabilitazione richiede conoscenze, esperienza ed impegno.
3. Le fasi squisitamente cliniche e tecniche per costruire una protesi totale toccano tutti gli aspetti conoscitivi e tecnologici che riguardano qualsiasi tipologia di riabilitazione protesica, fra cui il ripristino dell’armonia facciale, la determinazione dei rapporti intermascellari sui piani verticale e orizzontale, l’uso di un articolatore, la creazione della morfologia occlusale, etc. Essi richiedono conoscenze approfondite nel campo della clinica protesica, fissa, rimovibile, o implantare.
Una recente lettera di Roy HAWKINSON al Journal of Prostodontics ribadisce che: ” …l’implantologia da sola non risolve i problemi; i principi basilari della riabilitazione protesica debbono essere rispettati e l’insegnamento della protesi totale dovrebbe essere intensificato nelle scuole di odontoiatria…”
L’implantologia ha di certo portato a un indubbio progresso nella riabilitazione del paziente edentulo. In un simposio del 2002, svolto in Canada, sulla validità dell’ancoraggio della protesi totale mandibolare ad un numero limitato d’impianti si è concluso che: “..esiste oggi una chiara evidenza scientifica che l’overdenture mandibolare ancorata ad impianti costituisce il criterio di scelta per la riabilitazione della mandibola edentula…”. E’ comunque molto importante mantenere ed usufruire dell’eventuale presenza di una dentatura residua, soprattutto mascellare, per la costruzione di un overdenture.
In questo caso l’approccio terapeutico può comprendere soluzioni sofisticate o di carattere sociale, cioè a basso costo come dice il Prof. Giulio PRETI, Ordinario dell’Università di Torino. Oggi, la didattica e lo studio dentofacciale si sviluppano continuamente con l’utilizzo di foto e video digitali, tenendo conto dell’importanza della formazione del personale ausiliario medico nell’inviare i dati e nel realizzare alcune fasi operative, soprattutto quando gli studi odontoiatrici sono localizzati lontano dal laboratorio odontotecnico.
Nell’incontro ANTLO del Convento dei Cappuccini sono stati toccati vari temi di interesse odontoiatrico sia inerenti la protesi totale sia la protesi ancorata a pochi impianti. Si ritiene che gli aspetti scientifici, didattici ed economici (valutazione costo/beneficio) di questa terapia potranno migliorare l’assistenza ai cittadini bisognosi, sottolineando il fatto che questo trattamento ha risvolti socio - sanitari estremamente rilevanti per la qualità della vita e per la personalizzazione delle cure.
La ricerca può aiutare a ottenere il meglio possibile nei prodotti e nelle procedure, a costi bassi e sostenibili, ha detto il Prof. Alessandro DISTANTE nel dare il benvenuto ai partecipanti al corso ANTLO.
Responsabili Culturali dell’evento: Sig.Odt Andrea PETTI e Sig.Odt Francesco CARAMIA
Presidente ANTLO Puglia: Sig. Odt. Ivano NAVA, www.antlo.it