Brindisi, 6 febbraio 2008. E’ una domanda che mi sono fatto e che mi fanno parecchi miei amici. Ma se è vero che in Italia i pensionati sono il 30% della popolazione, la risposta è indubbiamente si! E perché? Provate ad immaginare alla forza che avremmo se fossimo tutti uniti!
Pensate l’interesse che mostrano verso di noi i partiti tradizionali ed i loro candidati in campagna elettorale, o nell’imminenza delle elezioni, quando ci promettono tutto dichiarandosi nostri difensori. A parole ci assicurano agevolazioni, aiuti di tutti i tipi, finanziamenti a fondo perduto e di vario genere.
Ma puntualmente, una volta eletti, si dimenticano di noi! Anzi, ci accusano di essere i colpevoli del dissesto economico del paese per la spesa troppo elevata delle pensioni! Dimenticandosi dei contributi che abbiano versato per 35 o 40 anni.
Così tutti i Governi che si sono succeduti, pur di far cassa, ci hanno penalizzato rivedendo i calcoli al ribasso, o con leggi “taglia pensioni” (anni 90/95). I pensionati si ritrovano così, anno dopo anno, con una pensione che ha diminuito il suo potere d’acquisto, sino a ridurci a dover vivere di stenti! Nel solo 2006 l’erosione è stata del 15,5% (fonte Istat) ed in soli 10 anni, il valore assoluto delle nostre pensioni si è più che dimezzato.
Il Partito Pensionati da sempre si batte e con tutte le sue forze, perché le pensioni siano adeguate al costo reale della vita, siano quindi in qualche modo legate agli aumenti contrattuali degli stipendi, anche in forza degli art. 36 e 38 della carta Costituzionale.
Pertanto, a tutti noi che da anni militiamo nel Partito Pensionati stanno veramente a cuore:
- la cancellazione del cumulo dei redditi fra i coniugi
- il rimborso dei contributi versati per chi non arriva al minimo dei 15/20 anni
- il contributo alle famiglie che assistono in casa un invalido al 100%, con la possibilità dell’anticipo di 5 anni per l’andata in pensione
- l’abolizione di tutti i ticket di pronto soccorso e sui medicinali
- la reversibilità al 100% invece che al 60%
L’impegno del Partito sulle problematiche sopra citate è stato in passato e sarà in futuro sempre al massimo, ma per contare di più abbiamo bisogno d’essere tutti uniti in uno sforzo comune.
Se avremo una nostra squadra in parlamento, avremo la possibilità dei fare o modificare le leggi a favore delle persone oggi svantaggiate!
Questo il vero motivo per cui, oggi più che mai, ha ragione d’esserci il PARTITO PENSIONATI...
Giacinto Boldrini