Brindisi, 6 febbraio 2008. Commissione inchiesta sui Rifiuti in missione in Puglia: per il senatore Caforio serve politica seria ed efficace per evitare un nuovo caso Campania
Sono stati tre giorni molto interessanti quelli in cui la commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, di cui faccio parte, ha avuto modo di ascoltare vari soggetti interessati e competenti in materia di rifiuti nella nostra regione.
Il dato emerso, che non può non essere salutato con favore, è quello dell’assenza di infiltrazioni mafiose nel sistema di smaltimento pugliese, anche se, come ho avuto modo di affermare, c’è da tenere alto il livello di guardia, considerato il proliferare di concessioni per nuove discariche e di ampliamenti delle esistenti.
Alla luce dei dati acquisiti in questa missione in Puglia, non c’è dubbio che va colmato il ritardo accumulato sul fronte della raccolta differenziata, che nella nostra regione si attesta al 10-12% del totale, mentre le norme in vigore prevedono che entro l’anno si raggiunga il 50%. A tal proposito, sento parlare di investimenti ingenti da parte delle province. Mi auguro che tali investimenti siano utilizzati in modo serio e trasparente affinché si raggiungano risultati certi, diversamente dal passato.
Per quanto riguarda la provincia di Brindisi, contestualmente all’incremento della raccolta differenziata, spero non si percorra la via del termovalorizzatore per la chiusura del ciclo. Tale soluzione infatti, ci metterebbe nella condizione di non poter alimentare l’impianto in autonomia, in quanto il territorio provinciale avrebbe una produzione giornaliera di circa 200 tonnellate, nettamente inferiore alle 350 necessarie ad alimentare un termovalorizzatore.
Per questo ritengo che, una volta raggiunta l’importante soglia del 50% di raccolta differenziata, si possa valutare, in termini di costi-beneficio e soprattutto in termini di impatto ambientale, l’opportunità della termodistruzione nelle centrali elettriche. Sarebbe opportuno valutare la differenza d’ inquinamento e dei costi, tra l’utilizzo del carbone e del CDR.
Beninteso...., ci tengo a precisarlo!! Sarebbe un periodo di sperimentazione, in presenza di regole certe, paletti invalicabili, ovvero non permettendo mai che le centrali di Brindisi si mettano a bruciare i rifiuti di altre province. Peraltro, concetto più volte espresso dallo stesso Vice presidente della Commissione on. Piazza, dei Verdi, durante l’incontro con il Presidente della Provincia Errico, sottolineando quanto già avviene a Venezia, dove, con notevoli benefici economici, la centrale