Il Gruppo Consiliare di AN alla Regione (Michele Saccomanno, Tommaso Attanasio, Saverio Congedo, Pietro Lospinuso, Nino Marmo, Sergio Silvestris) ha diffuso la seguente nota:
”Non ci sorprendono affatto le notizie inquietanti che giungono dal fronte dell’approvvigionamento idrico e che smentiscono drammaticamente tutte le rassicurazioni che ci erano state, anche solennemente, fornite, a
seguito di nostre reiterate e formali richieste, in ordine allo stato degli investimenti dell’Acquedotto Pugliese. E’ veramente disperante constatare che nemmeno lo spettacolo delle vecchine in coda dietro le autobotti di Taranto ha svegliato dal loro sonno dorato i nostri governanti, rivelatisi del tutto incapaci anche di mediare tra organi a loro istituzionalmente subordinati e da loro anche politicamente controllati come AQP ASL ed ATO.
La verità è che nei tre anni di gestione Vendola-Introna e degli Amministratori da loro importati dell’AQP praticamente nulla si è mosso su un versante di assoluto rilievo storico e strategico delle politiche regionali, con il rischio incombente di un ritorno prossimo venturo alla sete dei Pugliesi, e cioè di una tragedia immane che potrebbe fare impallidire perfino quella dei rifiuti campani, sulla cui strada peraltro continuiamo ad essere allegramente incamminati essendo una mera ’boutade’ quella dei fantomatici 5 termovalorizzatori sventolati da Vendola agli occhi della Commissione parlamentare competente, in una evidente presa per i fondelli di estrema gravità nei rapporti tra Istituzioni.
Tra investimenti strategici immancabilmente mancati, servizi sempre più degradati ed al tempo stesso costosi, vincoli e divieti sistematici che bloccano l’economia nel segno di un ideologismo talebano, la Puglia di Vendola, trascinata da una coalizione squilibrata comunque minoritaria nel popolo pugliese che in questi giorni sta proclamando il suo fallimento ed il suo scioglimento, sta sprofondando verso il Terzo Mondo”.