Brindisi, 6 febbraio 2008. “E dunque è fatta. Walter Veltroni è il nuovo idolo del PD, colui che cambierà le sorti dell’Italia e segnerà una traccia storica di assoluta importanza nei decenni a venire.”
Sempre antipatico autocitarsi, ma questo è l’incipit di un mio intervento, pubblicato da numerose testate online e cartacee il 28 di ottobre dello scorso anno, integralmente si può trovare su
All’intervento seguirono, come d’uopo, numerose critiche. Avvocati autonominati di Veltroni, avvocati autonominati di Berlusconi, e soprattutto da sinistra fui aggettivato abbastanza pesantemente.
E invece eccoli qui i fatti, testardi come non mai, almeno nelle dichiarazioni.
Il PD corre da solo, purgatosi dei pluriparlamentari della Sinistra Democratica impantanati in mezzo al guado da decenni, scaricati alcuni plurimandari pluridecennali attraverso una moral suation (meglio che te ne vai con la medaglia al valore piuttosto che a calci nel sedere), si appresta a correre da solo con liste definite dal Bambi-Mannaro.
È assolutamente evidente che, a parte le dichiarazioni di facciata e il maanchismo, il Bambi-Mannaro aveva tutto l’interesse a ottenere due risultati: Far cadere Prodi e andare alle elezioni con il “porcellum”. Solo così avrebbe avuto gli strumenti per forgiare definitivamente il SUO PD.
È altrettanto evidente che un Bambi-Mannaro che si rispetti riesce sempre a far fare ad altri il lavoro sporco: Mastella fa cadere il Governo e Berlusconi dice no alla riforma elettorale.
En Plein di Veltroni e un Bravissmo da parte mia.
Un Talento per l’Italia sarà il refrain del PD Veltroniano alla ricerca di candidati di peso e di valore per le sue liste, in realtà sono stati già individuati da tempo ma il battage mediatico serve ad aumentare la percezione di rinnovamento e ad ampliare la convinzione di coraggio che nell’elettorato si fa strada.
Il PD sarà l’unica vera novità nel panorama elettorale italiano, nel nome e nella composizione pubblicizzata. Sarà in gran parte un’operazione di facciata ma in un mondo di ciechi chi è orbo la fa da padrone.
Dall’altra parte la miriade di patti che Berlusconi ha stretto con chiunque per scongiurare il tempo e tornare in frettissima in sella al governo, ci farà vedere liste strapiene di vecchi tromboni prezzolati, nullafacenti d’assalto riconfermati solo perché sanno fare caciara in parlamento, e lascia tutti irrisolti i nodi che hanno fatto dire a Berlusconi che la CDL era un capitolo chiuso.
Il Centrodestra forse vincerà le elezioni ma lo farà contro il PD e non perché riuscirà a governare, ripercorrendo la paralisi che ha colpito lo stesso Prodi, ma con la differenza che di fronte avrà un partito coeso e di prospettiva capace di giocare diversi ruoli nella scena politica. A Sinistra regna sovrano il terrore!!!
Habitué delle stanze parlamentari usi a galleggiare con miriadi di salvagenti temono, giustamente, che sia finita la pacchia. Si cercano alchimie per salvare se stessi prima che l’ideale. Stavolta non funziona. Si gioca duro e tocca ai duri entrare in gioco. Certo può dotarsi che anche a sinistra stiano seguendo lo scontro tra Hillary e Barak, che abbiano letto la mia nota sulle primarie di Mesagne e che accada il miracolo.
Che, scelto un leader da medaglia al valore (Bertinotti va benissimo, ma anche un altro andrebbe bene, di antiche icone ne abbiamo a bizzeffe), la Sinistra decida di essere Sinistra per davvero, con coraggio e coerenza, si metta sul mercato elettorale candidando: Angela, Bruno, Claudia, Donato, Eliana, Francesco, Giulia, Hermes, Irina, Jean, Krista, Luca, Maria, Nando, Ornella, Pasquale, Qiteh, Renato, Sandra, Tommaso, Ursula, Vincenzo, Wanda, Xi-lan, Yara, Zenone, estraendo a sorte la lettera dalla quale comincia la lista.
Requisiti: non più di due legislature in una delle camere (senza eccezione alcuna), nessuna condanna penale, massimo cinquant’anni, un lavoro, una cultura e tanta voglia di fare qualcosa per i meno fortunati di questo mondo.
Sbaglieranno senz’altro un sacco di cose, ma certamente faranno errori diversi da quelli che li hanno preceduti (me compreso) e anche questo potrebbe essere un segno di novità che farebbe bene a questo nostro amato Paese.ù
Pino De Luca (pino_de_luca@virgilio.it)