LATIANO – Due persone, padre e figlio, sono state fermate dai Carabinieri nella notte tra il 3 e il 4 luglio a Latiano, con l’accusa di essere coinvolte nella violenta rissa avvenuta lo scorso 30 giugno. Si tratta di Piero e Antonio Carrino, rispettivamente di 53 e 18 anni, raggiunti da un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Brindisi.
I due, secondo gli inquirenti, avrebbero preso parte a uno scontro tra famiglie culminato nell’uso di armi e nel ferimento di più soggetti. Un episodio che, secondo gli investigatori, affonda le radici in precedenti tensioni e che risulterebbe collegato a un accoltellamento verificatosi a marzo, sempre nell’ambito della stessa rivalità familiare.
Le accuse provvisorie per i soggetti coinvolti comprendono tentato omicidio aggravato in concorso, rissa, lesioni personali gravi e detenzione illegale di armi. Il fermo dei Carrino si è reso necessario, secondo quanto emerso dall’attività investigativa, per il concreto pericolo di fuga e per evitare la reiterazione del reato. A confermare tali timori, anche l’allontanamento non autorizzato di Piero Carrino dall’ospedale dove era ricoverato, nonché movimenti sospetti registrati presso la loro abitazione.
Padre e figlio saranno ora sottoposti a interrogatorio e il provvedimento di fermo sarà sottoposto alla valutazione del Giudice per le indagini preliminari. Le indagini proseguono per chiarire nel dettaglio le responsabilità di tutti i partecipanti alla rissa.
Il fermo è stato comunicato ufficialmente dalla Procura di Brindisi nella giornata del 4 luglio, per voce del procuratore reggente Antonio Negro.
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