La pallacanestro torna protagonista a Brindisi con l’undicesima edizione del torneo internazionale under 13 “Brindisi Porta del Salento – Memorial Massimo Dell’Aglio – Ennova Cup”, in programma dal 22 al 27 giugno.
Un evento che ormai è molto più di una semplice competizione sportiva: è un momento di incontro, crescita e memoria.
Organizzato dalla Robur Brindisi, presieduta da Nicoletta Caiulo, il torneo coinvolgerà 16 squadre italiane e straniere, tra cui una formazione dall’Algeria, pronte a darsi battaglia sui campi all’aperto di Brindisi, Mesagne, Fasano e Torre Santa Susanna. Ma la vera novità di quest’anno è la location delle fasi finali: piazza Santa Teresa, nel cuore del centro storico, diventerà per due giorni un’arena di basket a cielo aperto. Il campo sarà allestito grazie a Ennova Solution, azienda del brindisino Gabriele Perrone, che ha voluto lasciare il suo segno riportando il basket proprio dove batte il cuore della città.
Questa edizione è dedicata a Massimo Dell’Aglio, fondatore e anima della Robur, scomparso troppo presto. A lui è intitolato il Memorial, mentre un premio speciale ricorderà anche Michele Lotito, storico dirigente e istruttore.
Il torneo non è solo pallacanestro. È convivenza, amicizia, educazione. I ragazzi mangeranno e dormiranno insieme, si confronteranno e cresceranno.
L’obiettivo è chiaro: trasmettere valori come rispetto, lealtà e spirito di squadra. E allo stesso tempo far conoscere il territorio, valorizzare la provincia, portare movimento e attenzione a chi ogni giorno lavora per costruire legami attraverso lo sport.
A sostenere l’iniziativa anche le istituzioni, con i patrocini della Provincia di Brindisi, dei Comuni coinvolti e le medaglie di bronzo conferite da Senato e Camera dei Deputati.
Non sono mancati i saluti ufficiali da parte del presidente del CONI Giovanni Malagò e della FIP Giovanni Petrucci.
A dirlo chiaramente è anche il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna: «Questo torneo è ormai una tradizione. Brindisi accoglie giovani e famiglie con lo spirito giusto: quello di chi crede nello sport come scuola di vita».
ll successo del “Porta del Salento” è tutto nei sorrisi, nelle strette di mano, nei valori che restano. E nella città che, per una settimana, diventa casa per tanti piccoli campioni.