Un angolo sperduto di campagna tra Brindisi e San Vito dei Normanni si è rivelato un cimitero nascosto di auto rubate. A fare la scoperta è stata la polizia di Brindisi, intervenuta dopo alcune segnalazioni sospette. Tra gli ulivi, immersi nella vegetazione fitta, gli agenti hanno rinvenuto sei veicoli in gran parte ridotti a carcasse annerite e smontate. Fiat Panda e un'Alfa Romeo Giulietta: questo il bottino smembrato, con pezzi mancanti e telai incendiati, chiaro segno della volontà di cancellare ogni traccia.
Dalle prime verifiche si è accertato che le auto risultano rubate in diverse zone del Salento, in particolare nelle province di Brindisi, Taranto e Lecce. I proprietari, una volta identificati, sono stati prontamente informati. Le carcasse sono state recuperate e trasportate per ulteriori accertamenti.
Il ritrovamento apre uno squarcio su una rete ben più ampia. Non si tratta, secondo gli investigatori, di un caso isolato.
Già negli ultimi mesi le forze dell’ordine avevano individuato attività analoghe: nel novembre 2023, una vera e propria officina clandestina era stata smantellata in un casolare del brindisino, dove venivano smontate auto rubate. Lì erano state trovate una Lancia Ypsilon e un’Alfa Romeo Stelvio, una già smontata e l’altra pronta per essere cannibalizzata.
A dicembre 2024 un’operazione aveva già inchiodato sette persone e deferito altre 27 per un sistema di furto, alterazione e smontaggio di auto nel Sud Italia. Ora le indagini mirano a individuare la banda responsabile del nuovo deposito clandestino tra Brindisi e San Vito dei Normanni, possibilmente legata a organizzazioni più ampie. Cresce l’allerta sul territorio: i furti di utilitarie restano una piaga e la polizia invita i cittadini a segnalare qualsiasi attività sospetta.