A 13 anni dalla tragedia, la scuola teatro dell’attentato diventa anche “Melissa Bassi”
Brindisi, 19 maggio 2025 – Una mattina densa di commozione, memoria e rinascita ha attraversato Brindisi, nel giorno che da tredici anni segna una ferita profonda nel cuore della città e dell’Italia intera. L’Istituto Professionale “Francesca Laura Morvillo Falcone”, luogo simbolo dell’attentato del 19 maggio 2012, porta da oggi anche il nome della giovane studentessa mesagnese che perse la vita in quella tragica esplosione: Melissa Bassi.
La cerimonia di co-intitolazione, fortemente voluta dalla comunità scolastica e dall’amministrazione comunale, si è svolta alla presenza di numerose autorità civili e militari. Tra queste il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, il prefetto Luigi Carnevale, l’onorevole Mauro D’Attis e la dirigente scolastica Irene Esposito. Presente anche la famiglia di Melissa, i genitori Massimo e Rita, visibilmente commossi di fronte a un gesto che unisce il dolore al riconoscimento, trasformando la tragedia in testimonianza viva.
"Abbiamo voluto unire il nome di Melissa a quello di Francesca Laura Morvillo Falcone – ha dichiarato la dirigente Esposito – perché la scuola è un presidio di legalità, e Melissa è diventata simbolo di innocenza colpita ingiustamente, come tante altre vittime della violenza cieca".
Nel corso della cerimonia è stato riaperto e restituito alla città anche il “Giardino di Melissa”, uno spazio verde curato e rigenerato grazie al contributo dell’ANCE Brindisi e dell’Associazione Pubblici Giardini. Un luogo che profuma di vita, dedicato al ricordo e alla bellezza, dove crescono le rose “Melissa Bassi”, varietà selezionata in suo onore, fiorita abbondante e profumata, bianca con sfumature ocra e cuore lievemente arancione.
L’intitolazione della scuola e la cura di questo giardino non sono solo atti simbolici: sono promesse. Promesse di memoria, di responsabilità, di educazione alla pace. Melissa Bassi, con i suoi 16 anni interrotti troppo presto, vive nel cuore della scuola, nelle parole dei docenti, nei passi degli studenti. E soprattutto, vive nel cuore
di tutti.