BRINDISI - La Regione Puglia conferma il proprio impegno a sostenere il progetto della gigafactory di Eni e Seri Industrial a Brindisi, anche se non ha firmato il protocollo d’intesa tra l’azienda e il Mimit. Secondo Leo Caroli, presidente della Task force regionale per l’occupazione, il dialogo con il Governo è attivo: ci sono stati contatti sia con il ministro Urso che, indirettamente, con la presidente Meloni tramite il governatore Emiliano.
A breve, una delibera regionale formalizzerà il sostegno economico e politico all’iniziativa, anche per agevolare il reperimento dei fondi europei. Caroli sottolinea però come questa ricerca di risorse avrebbe dovuto precedere la chiusura dell’impianto di cracking.
Sui dubbi riguardo l’approvvigionamento del litio, sollevati dal deputato Pd Stefanazzi, Caroli rassicura: Seri Industrial ha già esperienza sul tema grazie all’impianto di Teverola.
Il 2 maggio si terrà un incontro al Mimit per discutere dell’indotto del petrolchimico. La Regione chiede tutele concrete per le imprese locali, con il coinvolgimento già nella fase di costruzione della fabbrica e l’avvio di percorsi di formazione per riqualificare i lavoratori.
Infine, preoccupazione per l’ipotesi di rinvio del phase out dal carbone oltre il 2025: secondo Caroli, rischia di compromettere l’attrattività del territorio per nuovi investimenti e rallentare la transizione ecologica. Serve chiarezza, soprattutto sul futuro dell’accordo per la riconversione dell’area di Cerano.