Francavilla Fontana, salvo dopo 10 giorni di coma: il commosso grazie della famiglia Liace-Capobianco ai medici del Santissima Annunziata
mercoledì 9 aprile 2025

FRANCAVILLA FONTANA -  «Sono salvo grazie a loro. Devo la mia vita allo straordinario personale sanitario». Sono parole intrise di emozione e riconoscenza quelle che accompagnano la lettera scritta dalla famiglia Liace – Capobianco, noti panificatori del quartiere San Lorenzo di Francavilla Fontana, per ringraziare pubblicamente medici e infermieri del Reparto di Rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto.

Il loro giovane figlio ha lottato tra la vita e la morte dopo un improvviso e gravissimo attacco d’asma che lo ha costretto in coma per dieci lunghissimi giorni. Un evento drammatico, uno "scherzo del destino" che avrebbe potuto spezzare tutto, ma che – grazie alla prontezza e alla competenza del personale sanitario – si è trasformato in una storia di speranza e rinascita.
Ora il ragazzo è tornato tra le braccia dei suoi cari, e i suoi genitori, profondamente segnati da questa prova, hanno sentito il bisogno di condividere pubblicamente la loro gratitudine per chi, con dedizione e umanità, ha saputo trasformare la paura più nera in una nuova alba di vita.

Questa la lettera integrale:

Gentilissimi dottor Michele Cacciapaglia, dottoressa Daniela Serio, dottor Raffaele Resta, dottoressa Marianna Sacchi e dottoressa Doriana Benefico, e con voi tutto lo straordinario personale del Reparto di Rianimazione dell’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto, trovo finalmente le parole, seppur ancora cariche di emozione, per esprimere la mia più profonda e sincera gratitudine per l’eccezionale lavoro che avete svolto nei miei confronti. Ricordo ancora vividamente i giorni bui e incerti, un limbo tra la vita e la speranza. In quel momento di estrema fragilità, voi siete stati il faro nella tempesta, un’ancora di salvezza che mi ha permesso di aggrapparmi alla vita con forza. La vostra professionalità, unita a una straordinaria umanità, ha rappresentato per me e per i miei cari un sostegno incommensurabile. Ho potuto percepire in ogni vostro gesto, in ogni vostra parola, non solo la competenza medica di altissimo livello, ma anche una profonda dedizione al vostro lavoro e una sincera attenzione al paziente come persona. Ricordo con gratitudine la vostra costante presenza, le rassicurazioni, la cura con cui avete monitorato ogni mio progresso, anche il più piccolo”.  

Con immensa gratitudine,
Giovanni Liace.

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