Brindisi Multiservizi: atteso il verdetto sull’accesso al Fis e sulle misure di protezione, ma il Comune rassicura che gli stipendi sono garantiti .
Brindisi – La mensilità di gennaio sarà versata per intero ai lavoratori della Brindisi Multiservizi, indipendentemente dall’esito del ricorso contro il diniego dell’accesso al Fondo di integrazione salariale (Fis). A rassicurarli è il sindaco Giuseppe Marchionna, che ha affrontato la questione nel corso della conferenza dei capigruppo, presieduta da Gabriele Antonino.
La società in house del Comune di Brindisi è attualmente in procedura di composizione negoziata della crisi e, nei giorni scorsi, ha subito un intoppo con il rigetto della richiesta di Fis da parte dell’Inps. Il provvedimento, ritenuto “incomprensibile” dal sindaco, avrebbe previsto una riduzione del 25% dell’orario di lavoro per 126 dipendenti su 148. L’amministratrice unica, Rossana Palladino, ha presentato ricorso gerarchico, mentre l’amministrazione comunale ha già avviato un confronto con il ministero del Lavoro e il direttore dell’Inps di Bari, Giuseppe Aprile, con cui Marchionna si incontrerà la prossima settimana.
Il tribunale di Brindisi, intanto, ha rinviato al 20 febbraio l’udienza sulla conferma delle misure di protezione richieste nell’ambito del piano di risanamento triennale. Il piano ha già ottenuto il via libera dell’advisor della Camera di commercio di Bari, Sebastiano Zingaro. Tuttavia, al di là della decisione dell’Inps, il Comune non teme ripercussioni sulla tenuta delle misure protettive, anche grazie all’accordo raggiunto da Palladino con tutti i creditori privati per saldare le pendenze. L’unico creditore pubblico resta il Comune stesso.
Uno degli aspetti più delicati della vicenda riguarda il Durc, il documento unico di regolarità contributiva, attualmente negativo. Questa condizione potrebbe bloccare alcune operazioni della partecipata, ma l’amministrazione sta lavorando per risolvere il problema. Sul fronte economico, emergono segnali di miglioramento: il trimestre tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 si è chiuso con una riduzione delle perdite di 700mila euro. Per avere un quadro più preciso della situazione finanziaria, però, si dovrà attendere il bilancio del primo trimestre 2025.
Marchionna ha ribadito che, anche in caso di bocciatura definitiva del Fis, il pagamento degli stipendi non sarà compromesso. Se necessario, ha spiegato, si procederà attraverso un accordo sindacale per garantire comunque la copertura economica ai lavoratori.