OSTUNI - Grazie a un’attenta attività investigativa, la Polizia di Stato di Brindisi ha individuato e denunciato due fratelli, ritenuti responsabili di una serie di furti di "capasoni", le tradizionali giare in terracotta, avvenuti a Ostuni e nei comuni limitrofi. L’operazione è stata coordinata dal Questore Giampietro Lionetti nell’ambito di specifici servizi mirati sul territorio.
L’aumento di segnalazioni riguardanti il furto di questi oggetti, spesso custoditi in ville rurali, ha spinto gli agenti del Commissariato di Ostuni ad analizzare le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nei luoghi colpiti. Dall’esame dei filmati, è emerso un elemento chiave: un veicolo utilizzato per i furti, risultato fittiziamente intestato. Seguendo questa pista, le forze dell’ordine hanno identificato l’utilizzatore del mezzo, un uomo di 34 anni con precedenti penali. Insieme a lui è stato denunciato anche il fratello di 24 anni, incensurato.
Durante la perquisizione nella loro abitazione, gli agenti hanno raccolto prove che confermerebbero il coinvolgimento dei due in almeno tre dei cinque furti denunciati nel 2025 presso il Commissariato di Ostuni. Le indagini proseguono per individuare i ricettatori ai quali sarebbe stata destinata la refurtiva.
L'operazione sottolinea l'impegno della Polizia di Stato nel contrasto ai reati contro il patrimonio, con particolare attenzione alla tutela delle tradizioni e degli oggetti simbolici del territorio.