Dopo 74 giorni, dal 14 gennaio scorso, data in cui è stata avviata la procedura di riduzione del personale, si è conclusa ieri, 27 marzo 2009, la vertenza relativa ai 49 esuberi strutturali dichiarati dalla Società TELCOM di Ostuni.
E’ stato quindi raggiunto un Accordo in sede Istituzionale, presso la sede dell’Assessorato Politiche Attive del Lavoro e Formazione Professionale, che prevede il ricorso alla Cassa Integrazione Straordinaria in deroga per un anno (dal 28.3.2009 al 27.3.2010), per tutto il personale interessato dalla procedura (49 unità lavorative), nelle more dell’accoglimento del beneficio dell’ammortizzatore in deroga da parte della Regione Puglia.
Determinate è stata l’azione sindacale, ed in particolare della FEMCA CISL, di Brindisi, nel raggiungimento di un Accordo che si pone come pietra miliare nel panorama delle relazioni industriali con la Società TELCOM e che ha consentito di aggiungere elementi di tutela migliorativi delle normative.
A fronte di ciò la Società si è impegnata alla ricollocazione interna di un numero di lavoratori non inferiore al 25%, pari a 12 unità e a perseguire percorsi di ricollocazione esterna all’Azienda (presso società “vicine”e/o “amiche”) per alcune figure professionali, durante il periodo di Cassa Integrazione Straordinaria in deroga.
Nella individuazione del personale in esubero si è concordato oltre a seguire i criteri di scelta previsti dalla normativa (art. 5, L. 223/91), quali anzianità di servizio e carichi familiari, di non interessare le unità lavorative appartenenti alle categorie protette dai provvedimenti di licenziamento, quale ulteriore elemento di salvaguardia sociale del nostro territorio ampiamente martoriato.
Ulteriori elementi positivi sono l’impegno, in caso di nuove assunzioni, a riassumere il personale espulso in un periodo di 18 mesi, dalla data del licenziamento, oltre la conferma della volontà della Società di non intraprendere percorsi di outsorcing/terziarizzazioni delle attività interessate dal processo di ristrutturazione già avviato.
Definirsi soddisfatti del risultato ottenuto non può di certo essere corretto, dal momento che comunque una riduzione del personale si dovrà operare, il che significa che si dovrà assistere ad alcuni licenziamenti, seppur ridotti di un quarto, nel numero, rispetto a quanto dichiarato e a quanto avrebbe potuto realizzare TELCOM, a partire da oggi, in assenza di un Accordo Sindacale.
Di contro si apre invece un periodo, coperto dalla CIGS in deroga, in cui ci si augura di poter assistere ad una controtendenza di mercato che possa attenuare il massimo possibile il disagio sociale dei dipendenti TELCOM.
Bisogna tener presente, comunque, che ad oggi la copertura economica prevista, in sede regionale, per le CIGS in deroga è di 4 mensilità e che si è in attesa di conoscere l’ammontare definitivo del finanziamento per gli ammortizzatori in deroga, destinato alla PUGLIA, ed il relativo accoglimento della richiesta avanzata con l’Accordo in oggetto. Pertanto importante continuerà ad essere l’azione che come FEMCA abbiamo da sempre operato per la determinazione degli elementi di tutela delle vertenze e dei lavoratori locali.
Sul mero piano delle relazioni industriali si deve dare atto che in sede di trattativa il comportamento aziendale è stato corretto, sicuramente doveroso ed adeguato al caso, disponibile al confronto entro però alcuni limiti.
Ci auguriamo di poter avere, quantomeno, lo stesso tipo di interlocuzione nelle future dinamiche sindacali, che da domani si dovranno necessariamente affrontare, nell’intento di tutelare a pieno i dipendenti della TELCOM, a partire dal mantenimento dell’attuale assetto industriale.
Ma soprattutto speriamo di dover associare al nome della TELCOM solamente la capacità di produrre occupazione e di distribuire economia nella provincia di Brindisi e non il fregio di essere l’unica Società Industriale importante senza la presenza del Sindacato in Azienda.
Brindisi, 28 marzo 2009
Il Segretario Generale - Emiliano GIANNOCCARO