L’Unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, guidata dal dottor Gianfranco Corina, si distingue come un punto di riferimento a livello nazionale nel trattamento chirurgico delle fratture del collo del femore nei pazienti over 65. Secondo il Programma nazionale esiti (PNE) dell’Agenas, il 95,95% dei casi viene trattato entro 48 ore dal primo accesso al Pronto soccorso, un parametro chiave per la qualità dell’assistenza sanitaria.
Ogni anno il reparto gestisce circa 251 casi di fratture femorali, una delle cifre più alte della Puglia. Questo posiziona il Perrino tra i vertici italiani per tempestività ed efficacia, in un confronto che include circa 800 strutture sanitarie pubbliche e private.
“La frattura del femore negli anziani è spesso legata a fragilità ossea e altre patologie croniche – spiega il dottor Corina – e rappresenta un evento traumatico con conseguenze drammatiche non solo per il paziente, ma anche per le famiglie e il sistema sanitario. Il nostro obiettivo è garantire interventi tempestivi per migliorare la prognosi e ridurre complicanze come sindromi d’allettamento, infezioni e trombosi”.
L’efficacia del reparto si basa su un modello organizzativo multidisciplinare che coinvolge anestesisti, cardiologi e il personale del blocco operatorio, permettendo interventi mirati come osteosintesi o impianto di protesi. Questo approccio non solo accelera il recupero del paziente, ma diminuisce anche i rischi di mortalità.
“Siamo orgogliosi di questo riconoscimento – aggiunge il direttore – ma lavoriamo costantemente per migliorare ulteriormente il percorso diagnostico e terapeutico, offrendo cure di eccellenza a tutti i pazienti”.
Nonostante alcuni ritardi legati a casi complessi o trasferimenti da altre strutture, il Perrino si conferma un modello di riferimento nella gestione di una delle sfide più rilevanti per la sanità moderna.