Ostuni festeggia il 50° del Santuario dei Santi Medici
mercoledì 25 marzo 2009

Ostuni festeggia il 50° del Santuario dei Santi Medici con l’accoglienza delle Reliquie dei SS. Medici di Oria e del Cardinale Salvatore De Giorgi


La Comunità parrocchiale del Santuario SS. Cosma e Damiano di Ostuni, guidata attualmente dal Parroco don Paolo Zofra, si prepara a celebrare il 50° Anniversario della Dedicazione della Chiesa, avvenuta il 25 aprile del 1959. È stato predisposto un ricco programma spirituale e culturale per l’intera settimana dal 20 al 26 aprile 2009. Saranno presenti, alternandosi nelle celebrazioni, diversi vescovi e sacerdoti che proporranno delle catechesi liturgiche e pastorali sul senso del Tempio, della Chiesa e della Comunità.


Nel centro della settimana, avremo l’accoglienza delle Insigne Reliquie dei Santi Medici di Oria, dal 23  al 26 aprile. Un dono straordinario ed eccezionale che S.E. Mons. Michele Castoro ci ha concesso proprio nel 50° della nostra Chiesa.

La presenza del Cardinale Salvatore De Giorgi, Arcivescovo emerito di Palermo concluderà le solenni celebrazioni Domenica 26 aprile, alle ore 19 con la Solenne Concelebrazione Eucaristica e la Fiaccolata che saluterà le Reliquie dei santi Medici che rientreranno in Oria.


Accanto al programma spirituale da segnalare la mostra fotografica-documentaria sulla storia della chiesa, una pubblicazione, il concerto dell’Ensemble della Scuola media San Giovanni Bosco, un concerto di musica classica, l’annullo postale filatelico e le cartoline ricordo.


””


Cenni storici:
Così don Andrea Melpignano, il 6 dicembre 1955, con un appello al popolo ostunese, avvisava della costruzione della nuova chiesa dei Santi Medici.

Cittadini! L’antica aspirazione del popolo ostunese di avere un tempio dedicato ai Santi Medici, quello che fu sogno e poi tentativo della grande anima di Mons. Luigi Mindelli è per diventare realtà. Nel prossimo anno la nuova grandiosa Chiesa di metri 40 per 16 e opere annesse sorgeranno nel rione Barco, lungo la nuova strada che congiungerà via Lecce con corso Garibaldi. Con il nuovo monumento di fede e di arte Ostuni diverrà meta di numerosi pellegrinaggi dai paesi vicini. S. Cosimo e Damiano vogliono il vostro contributo per costruire la loro casa. Essi hanno buona memoria e non dimenticheranno la generosità dei loro devoti”.

La cerimonia della posa della prima pietra ebbe vasta eco di stampa e fu puntualmente riportata su diversi giornali tra cui il “Corriere del Giorno” del 25 luglio 1956.


La benedizione della prima pietra fu fatta dall’Arcivescovo Monsignor Nicola Margiotta alla presenza di numerose autorità tra cui il sindaco del tempo professor Mario Castiglioni. L’edificazione della chiesa-santuario dei Santi Medici, la cui prima pietra fu posta il 22 luglio del 1956, trovava nel periodico locale “Lo Scudo” e nel direttore monsignor Giovanni Livrani due accaniti sostenitori.

A volere l’erezione del santuario era stato tra gli altri proprio monsignor Livrani, il quale intendeva in questo modo far sì che il tempio servisse anche a onorare i caduti della Seconda Guerra Mondiale, essendo quelli del primo conflitto ricordati dal monumento ai caduti in Piazza Matteotti e da una cappella nella chiesa di Santa Maria delle Grazie.


Monsignor Livrani continuerà a sostenere le sue tesi anche in seguito e su “Lo Scudo” del 29 novembre 1956 scriverà:

Il Campanile non era preventivato nella spesa. E la Chiesa senza campanile è come una bella toilette incompleta. Il Campanile è il grande potente richiamo, esprimendo con la sua altezza l’anelito umano verso il cielo”.


Il 27 settembre del 1957 fu celebrata la prima messa all’interno della nuova chiesa officiata da monsignor Andrea  Anglani, mentre non erano ancora state smontate le impalcature ed era possibile utilizzare soltanto un presbiterio senza altare, senza immagini e senza luce.

Il 24 agosto 1958 l’Arcivescovo Monsignor Margiotta benediceva solennemente le nuove campane ungendole col sacro crisma, lavandole e accendendovi sotto bracieri di carboni ardenti dove fu versato in gran quantità l’lincenso: Campana SS. Medici – quintali 7,61 – MI b; Campana Madonna dei Fiori – quintali 5,57 – SOL; Campana S. Giuseppe – quintali 2,81 – SI b.

La chiesa fu benedetta la sera del 7 dicembre 1958 e la cerimonia fu spiegata da don Francesco Sozzi.

Di diverso tenore fu l’inaugurazione del tempio avvenuta il 26 aprile 1959 ad opera del Cardinale Alfredo Ottaviani. “In mattinata il Cardinale, in macchina scoperta, seguito da un lungo corteo di macchine, attraversando da un capo all’altro la città, si è recato dall’Episcopio alla nuova chiesa, ove ha celebrato la Santa Messa, pronunziando una bellissima omelia…”

La stessa notizia veniva riportata sul “Corriere del Giorno” di domenica 26 aprile 1959: Trionfale accoglienza di Ostuni al Cardinale Alfredo Ottaviani.
L’evento fu inoltre ricordato anche da “L’Osservatore Romano”  in data 30 aprile 1959. La chiesa si andò via via abbellendo di tante opere artistiche.

La sera del 29 luglio 1961 le Statue dei Santi Medici fecero il loro ingresso trionfale in Piazza della Libertà. Furono collocate su un artistico carro realizzato da Mario Crescenzio, rappresentante una zattera rivestita di carta dorata al seguito di una barca che pareva navigare sulle onde del mare.  Preceduto e seguito da centinaia di macchine e di motocicli, da Brindisi ad ostuni, il viaggio fu un trionfo di fede e di devozione.

A San Vito e a Carovigno folle di devoti si fecero trovare al passaggio con omaggi floreali. Commovente lo spettacolo che offriva la Statale 16 ai bordi della quale gente convenuta dalle campagne viciniori attendeva il passaggio. In Piazza della Libertà, gremitissima di ogni ordine di cittadini, Padre Timoteo, passionista, tenne un vibrante discorso di occasione in cui pose in rilievo le virtù taumaturgiche dei Santi Medici e la grande devozione di cui sono fatti segno.

Chiuse la sua magnifica orazione invocando su Ostuni, su l’Italia tutta, la protezione dei Santi Taumaturgici. Dalla piazza le Statue vennero accompagnate, sempre processionalmente, alla loro sede. Le statue sono il prodotto genuino dell’arte del legno di Ortisei, opere dello scultore Ferdinando Perathoner.


Una storia di famiglia lunga 50 anni, tra gioie e dolori, ansie e conquiste, persone nate e anime ritornate a Dio, nell’alternarsi di persone nei gruppi, associazioni, movimenti… tra scelte pastorali e paure incontrate. Il ricordo di don Andrea Melpignano, come primo parroco, è vivo nella nostra gente. Anche a don Cosimo Legrottaglie va il nostro pensiero e dal 13 settembre 2007 alla guida attuale il parroco don Paolo Zofra.


””



Ostuni, 25 marzo 2009


Loretta Tanzarella