Il presidente di Federalberghi Brindisi, Pierangelo Argentieri, ha espresso il suo apprezzamento per l’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Ostuni e Fasano, che ha permesso di individuare numerose strutture ricettive prive del Codice Identificativo di Struttura (CIS).
“Vogliamo ringraziare pubblicamente la Guardia di Finanza per un’azione che affronta un fenomeno da noi denunciato da tempo: una chiara e diffusa concorrenza sleale”, ha dichiarato Argentieri, sottolineando l’importanza di tali controlli.
La normativa, in vigore dal 1° luglio 2020, impone a tutte le strutture ricettive non alberghiere l’obbligo di dotarsi del CIS, uno strumento fondamentale per contrastare l’evasione fiscale, migliorare la qualità dell’offerta turistica, garantire la sicurezza degli ospiti e combattere le irregolarità nel settore dell’ospitalità.
Durante i controlli, la Guardia di Finanza ha rilevato oltre 2.200 annunci irregolari su piattaforme di prenotazione, confermando l’ampiezza del fenomeno. Federalberghi, sia a livello nazionale che locale, continua a impegnarsi contro l’abusivismo, un problema che causa danni economici allo Stato, mette a rischio la sicurezza degli ospiti e spesso non garantisce il rispetto dei requisiti minimi di prevenzione.
Argentieri ha ribadito: “Occorrono regole, controlli e sanzioni per proteggere clienti, lavoratori, cittadini e imprese”. Ha inoltre posto l’accento sul tema della sicurezza, legato all’identificazione degli ospiti negli affitti brevi, evidenziando che la recente circolare del Ministero dell’Interno, rilanciata dalla Prefettura di Brindisi, impone l’obbligo di comunicare alle autorità di pubblica sicurezza le generalità degli alloggiati.
L’intervento della Guardia di Finanza rappresenta un passo concreto nella tutela della legalità e della trasparenza nel settore turistico.