Intossicazione da Funghi: Intervento del Centro di Controllo Micologico della Asl Brindisi
Nuovo caso di intossicazione alimentare a Brindisi: due persone, madre e figlio, sono state ricoverate ieri sera al pronto soccorso dell'ospedale Perrino dopo aver accusato nausea, vomito e forti dolori addominali a seguito di un'intossicazione da funghi. I due, che avevano raccolto i funghi in autonomia, sono stati prontamente assistiti dai medici, che hanno coinvolto il Centro antiveleni per determinare il trattamento più adeguato. Fortunatamente, madre e figlio sono in miglioramento e rimangono sotto osservazione.
Il coordinatore del Centro di controllo micologico della Asl Brindisi, Antonio Tursi, ha spiegato che grazie all'analisi dei funghi portati dalla coppia, è stata identificata la specie responsabile dell'intossicazione: l'Omphalotus olearius, un fungo velenoso riconoscibile per il cappello di colore arancione e le lamelle fitte, che si illuminano al buio. Il ragazzo aveva erroneamente scambiato questa specie per il Cantharellus cibarius, noto come "galletto", che ha caratteristiche differenti come le costolature anziché le lamelle. Un errore comune tra chi non ha una buona conoscenza della micologia.
Tursi ha sottolineato l'importanza di rivolgersi sempre a esperti per la raccolta dei funghi. Il Centro di controllo micologico della Asl Brindisi offre la certificazione di commestibilità per i funghi raccolti, sia da professionisti che da privati, con consulenza gratuita per quest'ultimi.
Il servizio di controllo micologico è attivo su tutto il territorio provinciale, dal 1° settembre al 31 gennaio di ogni anno, con un team di cinque micologi. È inoltre disponibile un servizio di pronto intervento da settembre a maggio.
Per evitare intossicazioni, si raccomanda di frequentare corsi di formazione in micologia, ottenere il permesso di raccolta dai Comuni, e far esaminare i funghi da un esperto prima di consumarli. È importante anche cuocerli a lungo (almeno 25-30 minuti) per garantirne la sicurezza, e consumarli in piccole quantità come condimento o contorno, evitando pasti ripetuti e frequenti.