Sarà Ostuni la quarta città in Italia ad ospitare il corso per Degustatore dell’Olio organizzato dall’Ais (Associazione Italiana Sommelier). Il percorso didattico è stato presentato oggi all’interno dell’Ostuni Palace (che sarà la sede del corso a partire dal prossimo 6 novembre).
Ad illustrare obiettivi e programma del corso in conferenza stampa il presidente dell’Ais Puglia, Giacomo D’Ambruoso, e Rocco Caliandro Delegato AIS Brindisi. Presente questo pomeriggio per i saluti istituzionali anche il sindaco di Ostuni, Angelo Pomes. Le lezioni frontali del corso saranno strutturate secondo un percorso modulare costituito da 3 sezioni.
Nel primo modulo verranno esaminati gli aspetti tecnico-agronomici alla base della produzione, saranno forniti gli strumenti per valutare eventuali difetti e, insieme, verrà proposto il modello AIS per la degustazione degli oli extra- vergini. Nel secondo modulo saranno considerati aspetti geografici relativi alla diffusione dell’olio extra-vergine a livello regionale, nazionale e internazionale e sarà presentata la scheda a punteggio per la valutazione quali-quantitativa dell’olio. Nel terzo modulo si entrerà nel vivo dell’abbinamento tra olio e cibo, con focus specifici sul tema delle tendenze gastronomiche attuali, sugli aspetti storico-culturali dell’olio extra-vergine e sulle sue proprietà nutraceutiche.
«È con grande orgoglio che oggi presentiamo ufficialmente il Corso da Degustatore di Olio, un'iniziativa che, grazie all'impegno di Ais Puglia, prende vita in una delle capitali dell'olio pugliese: Ostuni. Questa città, conosciuta e apprezzata per il suo legame profondo con la tradizione olivicola- afferma D’Ambruoso - è la cornice ideale per un progetto che mira a diffondere la conoscenza e la valorizzazione dell'Olio Extra Vergine di Oliva, uno dei pilastri della cucina mediterranea e simbolo di qualità del nostro territorio. L'olio Evo non è solo un prodotto di eccellenza, ma è un vero e proprio patrimonio culturale, capace di unire le tradizioni gastronomiche dell'Europa del Sud e rappresentare un punto di incontro tra popoli e culture».
«Attraverso questo corso, che si terrà presso l'Ostuni Palace Hotel a partire dal 6 Novembre, vogliamo offrire agli appassionati e ai professionisti del settore gli strumenti necessari per apprezzare e riconoscere l'altissimo valore di questo alimento, che racchiude in sé storia, sapienza e biodiversità. La Puglia è terra di olio, di tradizioni millenarie legate alla coltivazione dell’olivo, e con questa iniziativa ci impegniamo a rafforzare ulteriormente la consapevolezza del valore del nostro Olio Evo, promuovendo la sua cultura non solo a livello locale, ma in una visione più ampia e internazionale. Sono certo – evidenzia il presidente dell’Ais Puglia - che questo percorso formativo contribuirà a rendere ancora più forte il legame tra i pugliesi e il loro prezioso "oro verde", e a far conoscere le straordinarie qualità organolettiche che distinguono i nostri oli nel panorama mondiale».
«Non posso nascondere l’emozione per la presentazione di questa sera, ma anche per quel che sarà dal prossimo 6 novembre. Lavoriamo in maniera sinergica – spiega Caliandro – per valorizzare questo territorio nel settore vitivinicolo da tanti anni. Non abbiamo mai risparmiato alcuna energia, custodendo ormai da qualche tempo il sogno di poter dedicare la stessa attenzione per un’altra eccellenza: l’olio extravergine di oliva, simbolo della nostra Puglia e patrimonio identitario della nostra cultura. Da qui l’emozione per l’avvio di questo percorso che avverrà a breve. Sono orgoglioso di quanto fatto fino a questo momento dalla nostra delegazione e convinto che la strada intrapresa sia quella giusta per rendere il giusto riconoscimento a quelle che sono queste due eccellenze del nostro territorio, come il vino e olio». L’istituzione del corso per Degustatori di Olio da parte dell’Ais rappresenta un passo decisivo verso il riconoscimento ufficiale della figura del professionista dell’olio Ais, aprendo nuove e interessanti opportunità di lavoro e valorizzando il ruolo strategico che questo prodotto d’eccellenza ricopre nella cultura e nell’economia italiana.