BRINDISI - Le complesse indagini della Procura di Brindisi hanno portato alla chiusura delle indagini preliminari nei confronti di sette persone e due società brindisine, coinvolte in un'associazione a delinquere per reati che spaziano dalla frode commerciale all'attentato alla sicurezza dei trasporti e inquinamento ambientale.
L'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza, ha svelato che le aziende brindisine fornivano componenti aeronautiche difformi, utilizzando materiali più economici e non conformi, come titanio puro anziché leghe prescritte, per le produzioni destinate a colossi del settore come Leonardo e Boeing. Questo ha compromesso la sicurezza degli aerei, con Boeing costretta a varare una campagna di manutenzione straordinaria per migliaia di parti difettose.
Parallelamente, la Polizia di Stato ha scoperto che le stesse società erano coinvolte in gravi reati ambientali, sversando illegalmente rifiuti pericolosi nei terreni della zona industriale di Brindisi. Le indagini hanno portato al sequestro di cisterne contenenti rifiuti tossici e alla scoperta di terreni contaminati da metalli pesanti e sostanze nocive, con danni profondi al suolo e alle acque sotterranee.
L’indagine, supportata dal Dipartimento di Giustizia americano, dall'FBI e da consulenze specializzate, ha portato alla luce un sistema criminale che operava indisturbato, minando la sicurezza del trasporto aereo e devastando l’ambiente circostante.