È una chiusura d’agosto con fuochi d’artificio quella che si prepara a vivere la grande mostra «Sette secoli di arte italiana», allestita nel castello di Mesagne a cura del prof. Pierluigi Carofano e organizzata - nell’ambito del Protocollo d’Intesa Puglia Walking Art - da Micexperience Rete d’Imprese, con enti promotori il Comune di Mesagne e la Regione Puglia, in collaborazione con il Ministero della Cultura.
C’è tanta attesa, infatti, per l’ultimo evento di «Agosto in mostra», una serie di iniziative collaterali all’esposizione, che offrono un mix di esperienze sensoriali e arte, rappresentando un'opportunità unica di turismo di qualità e cultura. Dopo gli «Aperimostra» e le visite guidate gratuite nelle serate domenicali, le «Digital VR Experience» e le curiosità scoperte con il planetario nell’esplorare il genio del Rinascimento, ora l’«uomo universale agli estremi confini della mente e dell’arte»—come è stato descritto Leonardo—sarà al centro di una serata speciale, insieme alle opere, sue e della sua bottega, esposte a Mesagne.
La serata, intitolata “Enigma Leonardo”, è realizzata grazie al Centro Diagnostico “Omega” e si terrà domani, giovedì 29 agosto, a partire dalle ore 20:30 nel castello di Mesagne. A curarne i dettagli sarà il dott. Nicola Barbatelli, studioso di Leonardo, collaboratore dell’organizzazione della mostra e curatore della scheda nel catalogo: “Leonardo da Vinci e assistente (Vinci 1452 - Amboise 1519), Vergine delle rocce, olio su tavola trasferito su tela, cm 154×125”. Senza svelare nulla dell’attesa serata, si ricorda che il dott. Barbatelli, a proposito di quest’opera importante esposta a Mesagne, scrive in catalogo: «…segna con giustezza un prezioso punto di interesse per la comprensione delle dinamiche di collaborazione tra Leonardo e i suoi più dotati allievi». E ancora: «…l’eccezionale esecuzione di alcuni dettagli della versione Cheramy, interpretati in un’ottica che forse non si conforma rigorosamente all’originale francese, suggerisce che l’impegno di Leonardo da Vinci non si sia limitato esclusivamente al ruolo di regista dell’impresa, bensì abbia implicato una partecipazione più diretta e approfondita».
«Senza nulla togliere alle altre 50 opere originali, che descrivono il percorso di sette secoli di arte italiana, è indubbio che la “Vergine delle rocce” è l’opera sulla quale si soffermano maggiormente i visitatori e chiedono alle guide» ha detto Pierangelo Argentieri, presidente di Micexperience Rete d’Imprese. «Per la prima volta in Puglia, è lei che attrae ed affascina al pari dell’autore, che è il vero genio del Rinascimento, colui che, ci hanno ricordato, ha esplorato in solitudine i campi più diversi dell’arte e della scienza, allargando in modo decisivo le conoscenze precedenti. A Mesagne, dunque» ha concluso Argentieri, «partendo dalla “Vergine delle Rocce versione Cheramy”, opera di Leonardo e collaboratore, ospitata in mostra, verremo trasportati in un viaggio avvincente e appassionante attraverso documenti inediti e videoricostruzioni. Così Leonardo sarà davvero, e pienamente, tra noi».