BRINDISI Ieri, le operazioni di bonifica al Canale Patri si sono concluse intorno alle 15.30, dopo che un vasto incendio aveva devastato circa due ettari di canneto. Le fiamme, divampate poco dopo le 9 del mattino, hanno rappresentato il quarto episodio di incendio nella zona negli ultimi giorni, richiedendo un intervento tempestivo da parte dei vigili del fuoco per essere domate.
L'incendio era stato alimentato dalle alte temperature estive, che avevano reso l'aria irrespirabile e le strade circostanti ricoperte di fuliggine, causando notevoli disagi ai residenti. Il denso fumo e la presenza di rifiuti all'interno del canneto avevano complicato ulteriormente le operazioni di spegnimento e bonifica.
Per valutare l'estensione dell'area colpita e identificare eventuali focolai residui, le autorità avevano impiegato un drone, strumento che ha permesso di ottenere una visione d'insieme più efficace e mirata. Grazie a questo strumento, i vigili del fuoco erano riusciti a intervenire rapidamente nelle zone critiche e a completare le operazioni di bonifica con maggiore efficienza.
Nonostante l'emergenza sia stata gestita senza segnalare feriti, l'accaduto ha sollevato forti critiche e preoccupazioni tra le autorità locali e i residenti.
L'Assessore Elmo ha accusato il Consorzio di Bonifica dell'Arneo di non aver provveduto alla bonifica e alla messa in sicurezza dell'area, annunciando che avrebbe incaricato una ditta specializzata per eseguire la bonifica non solo del Canale Patri, ma anche del Canale Inferno e di tutti i canali sotto la responsabilità del Consorzio Arneo.