L'nniversario di una tragica perdita: il giovane Mauro Maniglio, appena diciottenne, fu ucciso il 14 agosto 1992 a causa di un errore fatale della criminalità organizzata. Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani commemora Mauro come simbolo delle numerose vittime innocenti della mafia.
Mauro Maniglio, studente brillante e apprezzato del Liceo Scientifico Monticelli di Brindisi, trascorreva le vacanze estive con il cugino a Casalabate. La sera del 14 agosto, mentre era in moto, fu avvicinato da un’auto dalla quale partirono colpi letali. La mafia, con la sua freddezza e spietatezza, strappò la vita a Mauro in un istante, senza dargli la possibilità di comprendere l'orrore di quanto stava accadendo.
A 32 anni di distanza, il dolore per quella perdita rimane vivo, fungendo da monito per non dimenticare e per continuare a combattere contro la violenza che continua a colpire vittime innocenti. Mattia Accardo, studente del Liceo Scientifico Filolao di Crotone, ha voluto rendere omaggio a Mauro con parole emozionanti: “La sua morte non deve essere dimenticata, perché il suo sacrificio ci ricorda l'importanza di combattere contro questa piaga che ancora affligge la nostra società.”
Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani sottolinea l'importanza di mantenere viva la memoria di Mauro e di tutte le vittime della mafia per le nuove generazioni. Il progetto “#inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità” è un'iniziativa che diffonde le storie di persone comuni trasformate in eroi loro malgrado, per promuovere il valore della legalità e della giustizia.
Ricordare Mauro Maniglio è più di un atto di memoria; è un richiamo alla responsabilità collettiva e un invito a tutti, in particolare ai giovani, a proseguire la battaglia contro l’omertà, l’indifferenza e la violenza che ancora minacciano la nostra società. Il suo sacrificio ci spinge a non restare in silenzio e a lavorare per un futuro in cui la mafia non abbia più spazio.
In questa giornata di ricordo, il Coordinamento invita a riflettere sull'importanza di un'educazione che vada oltre la mera trasmissione di conoscenze, e che diventi veicolo di valori, memoria e impegno civile. La storia di Mauro Maniglio deve essere un faro che guida verso un mondo migliore, dove la giustizia e la dignità della vita umana prevalgano sempre.