OSTUNI, TEATRO MADRE TERRA -
Dal 2 al 20 agosto torna a Ostuni uno degli appuntamenti più attesi dell’estate nella Città Bianca. Si tratta del Teatro Madre, giunto alla settima edizione. Diretto da Enrico Messina e Daria Paoletta, frutto della sinergia tra l’istituzione pubblica - il Museo di Ostuni - e Armamaxa teatro/Residenza teatrale di Ceglie Messapica, tra più attivi operatori culturali del territorio negli ultimi 15 anni, il Festival è realizzato con il sostegno del Teatro Pubblico Pugliese e dell’Amministrazione Comunale di Ostuni. Ad ospitare gli eventi, come di consueto, sarà il Parco Archeologico di Santa Maria di Agnano.
Undici gli appuntamenti in programma fino al 20 agosto, tra teatro, musica, laboratori, passeggiate nella natura, tramonti mozzafiato e le proposte culinarie di Raparossa Cucina Naturale, con spettacoli dedicati a tutte le fasce di età e l'ormai tanto atteso concerto all’alba.
Botteghino e info utili:
Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.00. Il concerto all’alba avrà inizio alle ore 4.30.
Tutti gli eventi si svolgeranno nello spazio aperto dell’Anfiteatro del Parco Archeologico di Santa Maria di Agnano di Ostuni.
La prenotazione è obbligatoria al +39 389 265 6069. In alternativa sarà possibile acquistare i biglietti su vivaticket.it.
Biglietti:
Posto unico non numerato.
Teatro tout public: biglietto unico 7 euro.
Teatro per adulti e concerto all’Alba: biglietto unico 13 euro.
Laboratori e attività del pomeriggio al parco: euro 7.
Tramonti al Parco: ingresso libero previa prenotazione.
Ecco tutti gli spettacoli in breve:
02 Agosto 2024
Armamaxa teatro/ Giallo Mare Minimal Teatro
MALEDETTA PRIMAVERA chè gli dei non possono piangere
di e con Daria Paoletta
testo e drammaturgia Daria Paoletta, Rita Pelusio, Enrico Messina
costume Lisa Serio
spazio scenico, suono, luci e regia Enrico Messina
Sono gli occhi di Cerere a raccontare il Rapimento di Proserpina. A condurre il racconto l’attrice e autrice che, nel vestire i panni ora della madre ora della figlia, riporta il mito alla propria esperienza di vita e ce lo rende prossimo, vicinissimo, permettendoci di rielaborarlo, metabolizzarlo e riconoscerlo. Una narrazione dal ritmo incalzante e tempestoso, densa di ironia, capace di affondare nelle radici del mito per riaffiorare ai giorni nostri e parlare con lucida consapevolezza all’animo umano.
04 Agosto 2024
Teatro del Buratto / CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia
TI VEDO la leggenda del Basilisco
un progetto di Emanuela Dall’Aglio
con Emanuela Dall’Aglio, Riccardo Paltenghi
paesaggi sonori e luci Mirto Baliani
costruzioni Emanuela Dall’Aglio, Michele Columna, Riccardo Paltenghi, Caterina Berta
regia Emanuela Dall’Aglio
Un abito storia che racconta un mito. Una montagna di stoffa rossa in cui una narratrice racconta di una strega e del suo Basilisco e anima le sue ‘figure'. Il Basilisco, Re dei serpenti terribile e mortale, arriva al villaggio e gli abitanti non sanno come liberarsene, ne hanno terrore. Servirà il coraggio ‘incauto' di un piccolo uomo per scoprire un antidoto capace di non far morire nessuno e al contrario stringere un nuovo patto di amicizia tra ‘il mostro’ che si rivelerà in verità mansueto e dolce e gli abitanti del villaggio.
07 Agosto 2024
ATIR Teatro Ringhiera / Radicondoli Festival
E BASTAVA UN’INUTILE CAREZZA A CAPOVOLGERE IL MONDO
racconto anarchico e poetico di Piero Ciampi
con Arianna Scommegna
arrangiamento e drammaturgia musicale Giulia Bertasi
alla fisarmonica Giulia Bertasi
disegno luci Alessandro Verazzi
scene Maria Spazzi
regia a cura di Massimo Luconi
Piero Ciampi era un cantautore e un poeta. Artista incompreso, figlio “maledetto” della Livorno degli anni ’60/’70. Forse “il migliore di tutti”. Questo spettacolo è un viaggio dentro il suo universo attraverso le parole delle sue canzoni e di un paio di sue poesie: il suo vino, le sue fughe, i suoi amori. Un artista d’eccezione capace di reinventare la nostra musica d’autore. Disadattato al sistema e fuori dalle regole. Una vita a precipizio: fuori dalle logiche e dagli schemi, il percorso di un diverso che aveva tutte le carte in regola per essere un artista.
09 Agosto 2024
Teatro Telaio
PLAN-BI. UN ALTRO MONDO
con Alessandro Calabrese e Francesca Cecala
scenografia Giuseppe Luzzi
scenotecnica Asnesio Bosnic e Alessandro Calabrese
costumi Laura Montefusco
drammaturgia e regia Angelo Facchetti
In un luogo remoto e inesplorato s’affacciano due buffi personaggi che subito devono affrontare sfide e difficoltà. Novelli abitanti di una ‘Terra degli inizi’ dotati di ingegno e spirito avventuroso i nostri due rivivono tutta l'evoluzione dell’umanità: alla scoperta del fuoco, all’invenzione dell'agricoltura e alla meccanizzazione, fino alla conquista dello spazio. E ne corrono gli stessi rischi di onnipotenza. Così i due protagonisti, clown-antieroi, ci guidano in un viaggio teatrale che invita a riflettere sul nostro ruolo come abitanti di questo pianeta e a cercare una nuova direzione per il futuro.
10 Agosto 2024
Teatro Telaio
ARCIPELAGO
a cura di Angelo Facchetti e Francesca Franzè
performer
scenografia Giuseppe Luzzi
ambientazioni sonore Alessandro Calabrese
scenotecnica Alessandro Calabrese e Asnesio Bosnic
sarta Laura Montefusco
Arcipelago è una sapiente ed emozionante installazione, concepita come una vera e propria educazione umana e sentimentale, in cui le bambine e i bambini sono invitati ad esplorare un luminoso arcipelago, composto da diverse particolari isole, piccole tendine luminose, che creano un vero e proprio piccolo mare, di cui si sentono perfino le onde. Ogni bambino, ogni bambina, mossi da alcune parole di magico spessore (ascolta, guarda, senti, racconta) vi si immerge, rispondendo ai diversi stimoli, suggeriti da ogni isola, creando un proprio diario emozionale che poi viene condiviso con tutti.
11 Agosto 2024
Burambò / Armamaxa Teatro
IL FIORE AZZURRO
di e con Daria Paoletta
costruzione del pupazzo Raffaele Scarimboli
consulenza artistica Nicola Masciullo
Un viaggio attraverso la storia di un popolo, quello tzigano, attraverso l’accettazione del diverso, il superamento delle avversità della vita, l’amicizia e la capacità di immaginare che il proprio destino non sia scritto ma è in continuo cambiamento. Tzigo, l’eroe di questa storia popolare descrive l'antico andare, quello dei passi lenti, attraversando le stagioni, incontrando aiutanti magici, l'alternarsi del giorno e della notte, nel tempo necessario in cui si favorisce la crescita, che diventa il tempo delle scoperte, delle paure e dei silenzi,