MICOROSIA, FINE LAVORI BONIFICA -
Micorosia: con una cerimonia, stamattina 15 luglio si è brindato alla fine degli interventi di messa in sicurezza e bonifica dell’Area.
Gli interventi di bonifica, del valore di poco più di 52 milioni di euro, hanno riguardato un’area di 84 ettari che, dopo essere stata per lungo tempo luogo di recapito e smaltimento di rifiuti industriali, è stata restituita al territorio di Brindisi e alla comunità locale grazie a un approfondito processo di risanamento ambientale.
In particolare, l’obiettivo dei lavori è stato il marginamento fisico dell’area attraverso una barriera idraulica di protezione delle acque sotterranee e l’impermeabilizzazione di oltre 50 ettari di corpo rifiuti a cui si aggiunge l’emungimento e trattamento delle acque di falda. Il progetto è stato realizzato da un raggruppamento di imprese facente capo a Semataf srl.
Queste le parole del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che oggi ha partecipato a Brindisi alla cerimonia di fine lavori per la messa in sicurezza e la bonifica dell’Area Micorosa, all’interno del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Brindisi, organizzata dalla Sogesid S.p.A., società di ingegneria “in house” delle amministrazioni centrali dello Stato, alla presenza delle istituzioni nazionali e locali :
“Siamo molto soddisfatti e convinti del metodo che abbiamo utilizzato qui a Brindisi, mettendo insieme le energie positive del Governo, del Ministero dell'Ambiente, con quelle della Regione Puglia, per procedere alla soluzione di uno dei casi storici di messa in sicurezza che riguarda il territorio pugliese. Ci auguriamo che questo metodo possa essere seguito anche in altri contesti e che l'esecuzione dei lavori, che già è iniziata ed è a buon punto, ci possa consentire al più presto di fare il consuntivo del metodo che abbiamo utilizzato.
I finanziamenti del Fondo Sociale di Coesione sono quasi tutti impegnati in opere come questa di Micorosa. E i motivi per i quali la spesa del Fondo Sociale di Coesione è tardiva dipende anche dalla complessità degli interventi nei quali c'è la responsabilità sia del Governo che della Regione Puglia. Quindi, più ritardiamo la messa a disposizione del quadro futuro del Fondo Sociale di Coesione, peggio è. Voglio confermare che c'è la volontà di collaborazione. C'è grande rispetto anche nei confronti del ministro. Abbiamo tanti altri casi come Micorosa da risolvere e ci servono i 4,6 miliardi del Fondo Sociale di Coesione.
Brindisi sta pagando un prezzo altissimo alla decarbonizzazione dell'Italia con lo stop alla centrale di Cerano. È vero che diminuiamo le emissioni e che stiamo lavorando per l'ambiente, però non possiamo lasciare lavoratori per strada e soprattutto non si può fermare la zona industriale di Brindisi che in questo momento, a causa di diverse altre crisi concomitanti, rischia l'estinzione.
Dovremmo utilizzare tutti i soldi di cui dispone il ministro Fitto anche per dare una risposta alla vertenza sulla crisi industriale di Brindisi. Il Fondo Sociale di Coesione è a disposizione delle regioni per risolvere i problemi dei cittadini. Prima arrivano i finanziamenti, prima riusciamo a definire come impiegarli”.
Questo progetto di messa in sicurezza e bonifica è stato uno dei primi esempi di collaborazione pubblico/privato che ha visto Sogesid lavorare insieme ad Eni Rewind con l’obiettivo di risanare un sito particolarmente sensibile del litorale di Brindisi adibito, fino al 1980, a luogo di recapito e smaltimento di rifiuti industriali.
Al centro dell’evento la presentazione del progetto e delle sinergie messe in campo da Sogesid e dalle amministrazioni locali per accelerare i processi necessari al risanamento ambientale e a un nuovo sviluppo del territorio.
Hanno partecipato, tra gli altri:
Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
Michele Emiliano, Presidente Regione Puglia (TBC)
Giuseppe Marchionna, Sindaco di Brindisi
Errico Stravato, Amministratore delegato SOGESID S.p.A.
Roberto Mantovanelli, Presidente SOGESID S.p.A.
Paolo Grossi, Ad ENI Rewind S.p.A.
Mauro D’Attis, Vicepresidente Commissione Antimafia