BRINDISI - La Cgil di Brindisi accoglie con rispetto il nuovo commissario dell’Autorità di sistema del Mar Adriatico Meridionale, Vincenzo Leone, augurandogli buon lavoro in questo ruolo di grande responsabilità. Esprimiamo, tuttavia, perplessità e sconcerto riguardo alla dichiarazione di voler proseguire in «continuità» con l’operato del precedente presidente. La nostra aspettativa era di vedere un netto cambio di rotta, una discontinuità che aprisse a nuove prospettive di sviluppo per il porto e il territorio. E a un maggior dialogo con tutti gli stakeholder del territorio.
La Cgil ha sempre sostenuto una visione di sviluppo che non sacrifichi la polifunzionalità del porto di Brindisi. Il nostro obiettivo è chiaro: strutturare in modo polifunzionale il porto e trasformarlo soprattutto in una piattaforma logistica del Mediterraneo, integrata nei grandi circuiti europei e nei corridoi transnazionali. L’idea di avallare l’insediamento del deposito GNL di Edison, vista come un’opportunità dal nuovo commissario, è in netto contrasto con questa visione. Ribadiamo che la nostra opposizione non è ideologica ma pratica, basata su preoccupazioni concrete riguardanti la sicurezza, la sostenibilità e lo sviluppo economico del nostro territorio.
Sostenere questa posizione, in cui credo fermamente, che è poi il pensiero condiviso da larga parte della città – anche in maniera trasversale di gruppi politici e decine di associazioni che rappresentano i cittadini – non è stato semplice. A fare da contraltare alla condivisione del nostro pensiero non sono mancati gli attacchi personali e strane dinamiche dirette proprio a colpire il segretario generale della Cgil di Brindisi. Abbiamo affrontato decine e decine di vertenze in questi anni ma non abbiamo mai registrato prima, nella storia del nostro sindacato, uno strano pressing diretto proprio al vertice della Camera del lavoro di Brindisi. Per quanto ci riguarda abbiamo sempre agito con l’obiettivo del bene comune e con validi argomenti a sostegno delle nostre posizioni. È inaccettabile essere messi sotto tiro in questo modo. Ci sarà comunque modo di approfondire e discutere pubblicamente di queste situazioni, ma fin d’ora vogliamo rendere chiaro che non ci faremo intimidire.
La battaglia contro il deposito GNL di Edison continuerà senza arretrare di un millimetro. Questa infrastruttura, collocata in un’area già ad alto rischio di incidente, rappresenta una minaccia per la sicurezza e la sostenibilità del porto di Brindisi. L’area interessata ha già 11 impianti pericolosi e la vicinanza alla città rende la situazione ancora più critica. Il traffico portuale ne risentirebbe negativamente, compromettendo la polifunzionalità del porto e la sua capacità di svilupparsi come hub logistico di rilievo. La nostra opposizione è basata su una visione sostenibile del futuro di Brindisi, che deve essere inclusa nei corridoi europei e riconosciuta come porto “core” per garantire uno sviluppo equilibrato e sicuro.
La Cgil di Brindisi auspica che il nuovo commissario possa rivedere le sue posizioni e lavorare in una direzione che consideri realmente le esigenze del territorio e della comunità. Siamo e saremo sempre aperti al dialogo costruttivo e speriamo di trovare nel neo commissario un valido interlocutore. Il nostro impegno per un porto polifunzionale, sicuro e sostenibile continua con determinazione. Non ci fermeremo. La città è stanca di subire imposizioni calate dall’alto e vuole affermare il suo diritto di autodeterminazione a decidere il proprio futuro e il modello di sviluppo che vuole intraprendere. Su questo la città attraverso decine di associazioni, gruppi politici e movimenti si è già espressa e bisogna tenerne conto.
Antonio Macchia
Segretario Generale Cgil Brindisi