Pubblichiamo il comunicato inviata dall'Avv. Antonio Iaia, rappresentante legale della società gestore del Lido Risorgimento riguardante la sospensione della licenza del Lido Risorgimento. La società si difende e contesta l'atto
In data 12.7.24 il Questore della provincia di Brindisi emanava una nota sul proprio sito, riportata poi dalle innanzi indicate testate giornalistiche, la quale rappresentava l’emissione di un provvedimento dello stesso Questore ai sensi
dell’art. 100 TULPS di sospensione dell’attività di stabilimento balneare per giorni 7.
La società mia assistita impugna e contesta quanto riportato in detta nota e rappresenta la totale estraneità della stessa, dell’amministratore e dei soci in relazione ai fatti del 22.6.24. Si precisa che nessun soggetto facente parte della società che gestisce lo stabilimento balneare “Lido Risorgimento” ha mai consentito all’interno del locale la presenza di persone pericolose per l’ordine pubblico e la commissione di reati, specificando, che, se tanto è accaduto, la società non ne era a conoscenza. Lo stabilimento è frequentato da centinaia di persone, che salgono di numero durante il week end e che, anche se non sono clienti, agevolmente possono entrare dalla spiaggia pubblica e pertanto un
controllo capillare su tutti stile aeroporto non può e non potrà mai essere fattibile.
Posto ciò, la società non ritiene che il proprio amministratore né i soci possano essere ritenuti responsabili di qualsivoglia condotta ed anzi, sin dai primi momenti ponevano in essere una condotta collaborativa al fine di consentire agli inquirenti di acquisire le informazioni utili all’accertamento della verità. Anche per tale motivo il provvedimento di sospensione risultava quantomai inaspettato, suscitando amarezza e diverse perplessità.
In considerazione di tanto, la società ha già provveduto ad impugnare il provvedimento del Questore di Brindisi ai fini dell’accertamento dell’inesistenza di qualsivoglia forma di responsabilità e della tutela dei propri diritti e degli interessi legittimi dei clienti dello stabilimento balneare e rappresenta la volontà di continuare a farlo nelle opportune sedi Giudiziarie.
Ulteriormente, al fine di tutelare l’immagine del Lido, il buon nome della società e dei soci e la sicurezza dei clienti, implementava il proprio servizio di sicurezza.
Il provvedimento del Questore appare assai ingiusto ed ingiustificato, sia per la già sottolineata mancanza di responsabilità della società sia per il fatto che detto provvedimento interviene a quasi 20 giorni dai fatti del 22.6.24. Nel frattempo, la stagione balneare proseguiva regolarmente, senza incidenti di sorta e senza intoppi, così come avviene sin dal 1961.
Infatti, la famiglia Iaia, che gestisce il Lido sin dalla sua creazione, ci tiene a sottolineare, che in oltre 60 anni di attività nessun incidente e/o disordine accadeva all’interno della struttura e che lo stabilimento balneare Lido Risorgimento non è un luogo di ritrovo di persone pericolose ma un lido dove le famiglie di Brindisi svolgono le loro vacanze in pace ed armonia e dove, tra le altre cose, diverse associazioni, che si occupano di soggetti disabili e/o fragili, trovano gratuitamente accoglienza.
La Oliva Angela srl è stata, è e sempre sarà una realtà sana, che ogni anno opera copiosi investimenti ed implementa il numero dei dipendenti, al fine di garantire il miglior servizio possibile per i propri clienti, costituite da generazioni e generazioni di brindisi che amano Lido Risorgimento tanto e quanto i gestori.
Infine, la famiglia Iaia ci tiene a ringraziare i propri clienti ed i cittadini di Brindisi che in queste ore hanno manifestato il rammarico per quanto accaduto e solidarietà nei loro confronti, certi di poter presto ricambiare tanto affetto