Gruppo Dema. Tamburrano-Bruni (Fim Cisl): Timidi segnali di ripresa.
Serve un cambio di passo. Cessione a Italsistemi passaggio obbligato, ma necessita un confronto serrato sul territorio.
Questa mattina si è svolto un incontro in presenza e videoconferenza convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy avente ad oggetto il gruppo Dema. Nel corso della riunione il gruppo Dema ha ribadito che dopo la concretizzazione del piano concordatario, con l’ottenimento dell’omologa, ha provveduto a saldare tutti i debiti previsti nel piano stesso. Finita questa incombenza che ha riportato l’Azienda “In Bonis”, si comincia a guardare il futuro con maggiore positività e dopo l’estate potrebbe vedere la luce il nuovo piano industriale. Relativamente alla Dar, la procedura competitiva per l’assegnazione di questo ramo d’azienda è concretizzata con la cessione alla ditta Italsistemi, unica ad aver fatto un’offerta vincolante.
«Come Fim, al tavolo – spiega l’operatore del territorio brindisino della Fim Cisl, Celestino Bruni – abbiamo sostenuto la necessità, subito dopo la pausa estiva, di ufficializzare la centralità dello stabilimento Dema di Brindisi nel nuovo progetto industriale, scongiurando definitivamente la chiusura del sito, prevista inizialmente». È fondamentale, quindi, passare dalle parole ai fatti. «Sebbene i rappresentanti Dema diano rassicurazioni verbali in tal senso – aggiunge Bruni – è necessario dare seguito ai proclami attraverso un piano industriale che contempli anche lo stabilimento di Brindisi, attraverso la definizione di opportuni accordi».
Per quanto attiene Italsistemi la Fim Cisl accoglie favorevolmente i propositi enunciati dalla nuova cordata rappresentata da Augusto Michelagnoli. «Sicuramente avremmo preferito non procedere a uno “spezzatino”, ma a fronte degli intenti manifestati dal nuovo soggetto industriale a tutela dei livelli occupazionali non possiamo che esprimere fiducia. Lo stesso Michelagnoli – rileva ancora Bruni – ha dichiarato che, a differenza di quanto prospettato in precedenza, l’acquisizione verrà completata direttamente attraverso la capofila Italsistemi e che vi sono ordini che consentirebbero già da soli, a rendere lo stabilimento sostenibile finanziariamente».
Tuttavia, sono non sono mancati alcuni elementi di criticità in questo percorso, vedi acquisizione Aerocomposite, seppur dichiarata la volontà ad acquisirla in presenza di una valutazione economica congrua.
«La Fim Cisl – fa presente il segretario generale della Fim Cisl Taranto Brindisi, Michele Tamburrano – crede quantomai necessario da subito entrare nel merito della trattativa, con incontri serrati sul territorio con il management di Italsistemi per meglio comprendere piano industriale, carichi di lavoro, risoluzione degli attuali problemi nella filiera di approvvigionamento, risorse impegnate, per costruire un futuro importante come i lavoratori meritano. Contestualmente riteniamo necessario approfondire con Dema la fase successiva. L’attuale management è in scadenza e bisogna capire l’idea di organizzazione, in modo da potersi confrontare su un nuovo piano industriale che guardi al futuro in un mercato che continua a dare segnali di ripresa. Infine – conclude Tamburrano – abbiamo chiesto di tener presente in eventuali nuovi ingressi il bacino delle competenze costituito dai lavoratori ex Dcm creato grazie alle organizzazioni sindacali e alla Regione Puglia».
L’Ufficio Stampa Fim Cisl