CONAI, Fabio Costarella «La crescita della raccolta in Puglia è incoraggiante»
mercoledì 27 marzo 2024

PUGLIA - Nel 2022 in Puglia oltre 307.500 tonnellate di rifiuti di imballaggio sono state sottratte alla discarica e conferite a CONAI, grazie agli accordi sottoscritti tra i Comuni della Regione e i Consorzi di Filiera di CONAI. Una quantità di rifiuti che, messa in cassonetti, potrebbe coprire per circa quattro volte la tratta autostradale Bari-Berlino.

Il quantitativo è in crescita rispetto all’anno precedente: nel 2021 i conferimenti a CONAI erano stati pari a circa 302.100 tonnellate.

Lo rende noto il Consorzio Nazionale Imballaggi nel disegnare un bilancio e un consuntivo delle performance sostenibili delle Regioni italiane nella raccolta degli imballaggi.

Per coprire parte dei costi della raccolta differenziata degli imballaggi, nel 2022 CONAI ha trasferito ai Comuni della Puglia oltre 43 milioni e 500.000 euro, così come previsto dall’Accordo ANCI-CONAI vigente. La cifra è aumentata rispetto ai 41 milioni e 590.000 euro del 2021.

Il quadro regionale, però, presenta ancora qualche criticità.

Secondo gli ultimi dati ISPRA disponibili, la Puglia ha differenziato il 58,5% dei suoi rifiuti totali (nel 2021 era poco sopra il 57%), piazzandosi al quattordicesimo posto nella classifica delle Regioni italiane per percentuale di raccolta differenziata.

«La crescita della raccolta in Puglia è incoraggiante» commenta Fabio Costarella, responsabile dei piani di sviluppo al Centro-Sud di CONAI. «Anche se ci aspettavamo risultati leggermente migliori. Rispetto al 2021, il 2022 ha visto i Comuni pugliesi intercettare una percentuale superiore di rifiuti in generale, e i numeri sono cresciuti anche per quello che riguarda gli imballaggi. Tant’è che i corrispettivi riconosciuti dai Consorzi di filiera in base a quanto previsto dall’Accordo Quadro ANCI-CONAI ai Comuni pugliesi sono aumentati di circa 2 milioni di euro. Resta ancora del lavoro da fare, e ci sono diverse aree di miglioramento, anche in vista dei nuovi obiettivi di recupero e riciclo imposti dall’Unione Europea. La Regione, infatti, dovrà attivare azioni per migliorare l’efficacia e l’efficienza della raccolta, e invitare i cittadini a fare sempre più attenzione alla qualità: grandi quantitativi di differenziata non bastano, se la raccolta è fatta male, e rende il riciclo dei materiali difficile ed economicamente oneroso».

 

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