LECCE – Terzo episodio di intimidazione nei confronti della giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Francesca Mariano, già sotto scorta da circa due mesi. Nella notte tra giovedì e venerdì, davanti alla sua abitazione, è stata lasciata una testa di capretto insanguinata con una lunga lama da macellaio infilzata, accompagnata da una scritta enigmatica: "Così". Un gesto cruento che suscita preoccupazione e richiama l'attenzione su minacce di morte precedenti con riferimenti satanici.
La testa dell'animale è stata scoperta dalla stessa magistrata nella notte tra giovedì e venerdì, che immediatamente ha allertato le forze dell'ordine. Francesca Mariano, già sotto scorta per presunte minacce precedenti, vive ora un clima di tensione e paura crescente.
La principale pista investigativa, atta a scoprire gli autori delle minacce alla giudice, si può delineare nell'ambito dell'inchiesta antimafia "The Wolf" della Dda di Lecce. L'ordinanza di custodia cautelare, firmata dalla gip Mariano a luglio, colpì 22 individui, danneggiando il clan "Lamendola-Cantanna".
Intanto la Procura di Potenza sta indagando sulle minacce ricevute in passato dalla giudice, focalizzando l'attenzione su un'inchiesta condotta sulla 'Ndrangheta del Brindisino. Gli inquirenti stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza per identificare potenziali sospetti legati a questa escalation di violenza.