La Guardia di Finanza di Brindisi ha sequestrato 783 banconote false, il cui valore complessivo supera i 35.000 euro.
Questa operazione rientra nelle attività mirate a contrastare il "falso nummario", ossia la produzione e la circolazione di moneta contraffatta.
Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle hanno avuto l'obiettivo di tracciare l'intera filiera del falso, partendo dalla detenzione singola di banconote contraffatte fino all'identificazione di possibili reati associati, come truffa e riciclaggio.
La maggior parte delle banconote sequestrate era da 50 euro, seguite da quelle da 20 e 100 euro. Banconote da 10, 5 e 200 euro sono state trovate in quantità minore, mentre non sono state riscontrate banconote false da 500 euro.
Un contributo significativo è arrivato dal Centro Nazionale Analisi ("C.N.A.") della Banca d'Italia, il quale ha collaborato con la Guardia di Finanza fornendo le banconote riconosciute come false per ulteriori indagini investigative. Questa collaborazione sinergica ha consentito di individuare possibili collegamenti con altre attività criminali nella provincia di Brindisi.
La Guardia di Finanza svolge un ruolo cruciale nella lotta contro la criminalità economico-finanziaria e nella salvaguardia della circolazione di euro e altri mezzi di pagamento. Tale impegno è volto a prevenire e reprimere i reati legati al falso nummario, garantendo così il corretto funzionamento dei mercati dei capitali e la fiducia del pubblico nell'utilizzo della valuta.