Alessandro Delli Noci afferma: "La Banca d’Italia certifica una crescita nel 2023, un incoraggiamento per la nuova programmazione focalizzata su innovazione e formazione."
La Regione Puglia ha attuato strumenti che hanno generato investimenti totali di 8,186 miliardi di euro, di cui 1,086 miliardi provenienti da gruppi esteri. Questo sforzo ha creato 40.550 nuovi posti di lavoro e, compresi i lavoratori esistenti, ha mantenuto a regime 172.000 unità.
L'impiego di agevolazioni pubbliche ha introdotto 3,419 miliardi di euro nel sistema produttivo, con investimenti in ricerca e innovazione che superano 1,730 miliardi di euro.
Questi dati emergono dall'ultimo monitoraggio degli strumenti agevolativi regionali per le imprese gestiti da Puglia Sviluppo.
L'Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, afferma: "Voglio condividere questi dati con i cittadini pugliesi per illustrare gli sforzi della Regione nel favorire lo sviluppo in periodi difficili."
Il report della Banca d'Italia conferma la crescita economica della Puglia nel 2023, aggiungendosi all'aumento del PIL nel 2021 del 6,6% e all'incremento degli occupati. Delli Noci sottolinea la necessità di intensificare gli sforzi con la prossima programmazione, concentrandosi su Industria 5.0, investimenti in ricerca e innovazione, transizione energetica e digitale, oltre a investire nella formazione.
Il report di Bankitalia rivela che, secondo un sondaggio su circa 300 imprese industriali, quasi la metà ha registrato una crescita del fatturato nei primi nove mesi del 2023.
L'occupazione in Puglia ha continuato a crescere nel primo semestre del 2023, con un aumento del 3,4%, superando la media del Mezzogiorno e del Paese.
Delli Noci conclude con i dati occupazionali, sottolineando un aumento significativo degli occupati in Puglia nel periodo aprile-giugno 2023, raggiungendo 1,310 milioni. Questi risultati rappresentano la performance occupazionale più elevata degli ultimi sei anni, evidenziata anche dal tasso di occupazione che raggiunge il 51,2%, superando costantemente quello del Mezzogiorno di 3,1 punti nel secondo trimestre del 2023.