Le indagini condotte dopo la fuga dei due Lamendola hanno permesso di individuare il nascondiglio del fuggitivo. Questo rifugio era situato in un'area rurale isolata al confine tra i comuni di Ostuni e Cisternino. Durante l'irruzione, i Carabinieri hanno arrestato non solo Cosimo Lamendola ma anche una donna che svolgeva il ruolo di vivandiera e che, al momento dell'intervento, stava preparando il pranzo per il latitante.
La donna è stata poi trasferita, insieme a Cosimo Lamendola, nella casa circondariale di Lecce, dove dovrà rispondere dell'accusa di favoreggiamento personale. All'interno del nascondiglio, sono state rinvenute diverse parrucche da uomo, probabilmente utilizzate per mascherare l'identità del latitante.
Da notare che in Germania è stata effettuata anche la cattura di Rosario Cantanna, il cognato di Cosimo Lamendola, in un'azione separata.