“Stupirà, eppure gli antichi avevano una diversa concezione geografica della nostra terra.
Parlando dei possibili slittamenti di significato dei termini, s'è visto che con la locuzione "golfo Ionio" era in antichità identificato il Basso Adriatico e, quindi, la sponda orientale della penisola salentina e non quella occidentale, come saremmo portati a fare noi.
E ciò non derivava da una semplice questione terminologica fine a sé stessa ma rispecchiava le conoscenze geografiche del tempo.
La sostanza delle cose è che gli antichi ritenevano che la costa orientale del Salento fosse bagnata dal mare Ionio, così come avveniva per quella occidentale.
In altre parole, a differenza delle nostre attuali certezze, non c’erano due mari distinti a solcare i fianchi della penisola salentina, ma uno solo. E questo mare era lo Ionio, sia pure nell’accezione di golfo, quando s'intendeva parlare della costa orientale.
E questo perché era comune convincimento che il Basso Adriatico, ed in definitiva il Salento, avesse un diverso sviluppo rispetto a quello effettivo.
In particolare si riteneva che la parte meridionale del Salento avesse un allineamento grosso modo da ovest verso est e non da nord a sud, come in effetti è.
Quindi il suo disegno era ritenuto di fatto traslato di quasi 90° rispetto alla direzione di vero sviluppo.
Da questa rappresentazione falsata, derivava pure l’altra errata convinzione che entrambe le coste della penisola salentina fossero bagnate da un medesimo mare.
La mappa ("Ricostruzione del mondo omerico") fa notare come gli antichi ritenessero che la penisola salentina avesse uno sviluppo da ovest verso est.
Per gli aspetti di dettaglio si invita alla lettura del libro "Brindisi sconosciuta".
Link di possibile approfondimento:
https://www.youtube.com/watch?v=cebriqe-Muk&t=000s