Viene subito da osservare che trasferire i toni su contenuti personalistici, camuffati da intenzioni politiche, non fanno bene alla città, alla MultiServizi e, soprattutto ai lavoratori e alle lavoratrici.
L’ultimo esempio è rappresentato dalla decisione di BMS , a fronte di fatture pagate dall’amministrazione comunale pari a circa 400 mila euro, di destinare tali risorse non al pagamento degli stipendi dei lavoratori ma ad altro, nonostante Filcams, Fisascat e Uiltrasporti , avessero, attraverso una nota del 8 agosto u.s., intimando alla BMS il pagamento prioritario della mensilità di luglio , senza alcun differimento e defezione.
Alla luce della chiusura del bando per la selezione del nuovo amministratore della partecipata del Comune di Brindisi in data 28 agosto p.v., diventa legittima la richiesta del Sindacato Confederale, a tutela dei lavoratori stessi, chiedere il saldo dello stipendio di luglio e essere messi a conoscenza sulle condizioni di pagamento di quello di agosto , per cui si invitano le Istituzioni in indirizzo ad un rapidissimo e proficuo incontro.
Resta evidente che gli argomenti oggi prevalenti siano la messa in sicurezza della società in house del Comune di Brindisi , che occupa circa 160 lavoratori e lavoratrici e la cui gestione approssimativa rischierebbe di produrre una vera bomba sociale in città.
Ora , il Sindacato Confederale ed i lavoratori, denunciando il forte malessere che il pagamento di soli 450 euro ha arrecato alle famiglie dei lavoratori BMS, chiedono un tempestivo intervento di S.E. Prefetto di Brindisi affinché, il Comune di Brindisi e la BMS facciano i loro passi, per rilanciare la società partecipata del capoluogo messapico e tutelare i legittimi diritti dei lavoratori nonché i livelli occupazionali.
Le Segreterie Unitarie
Filcams Cgil –Fisascat Cisl – Uiltrasporti Uil