I sindacati alzano la voce contro trasferimenti di personale dell’Asl Brindisi: “Infermieri trattati come pacchi postali”.
Fials Brindisi, Uil Flp e Cisl Fp Brindisi hanno manifestato il loro disappunto per i trasferimenti di personale dell’Asl Brindisi. In una nota congiunta, i sindacati hanno denunciato che i trasferimenti sono stati effettuati senza un criterio omogeneo e hanno causato malumore, disagi e incertezza tra gli operatori sanitari.
“Tali trasferimenti di personale – si legge nella nota – stanno generando nello stesso malumore, disagi e incertezza sul godimento del diritto irrinunciabile alle ferie con conseguente aumento esponenziale al rischio di stress lavoro correlato oltreché disaffezione al proprio lavoro”.
I sindacati hanno anche riferito di voci secondo le quali sarebbe stato disposto un ulteriore trasferimento temporaneo dell’incaricato di funzione di coordinamento della direzione medica del presidio ospedaliero di Ostuni verso quella del presidio ospedaliero di Francavilla Fontana. Questo trasferimento, secondo i sindacati, priverebbe in maniera forzata l’ospedale di Ostuni del suo coordinatore e duplicherebbe impropriamente il coordinamento su Francavilla in violazione al regolamento aziendale sull’affidamento degli incarichi di funzione di cui al Cia in vigore.
I sindacati hanno quindi sollecitato la revoca immediata delle decisioni assunte e hanno denunciato la gravità dei provvedimenti unilaterali sopra segnalati. Hanno anche chiesto che il management dell’azienda sanitaria brindisina rispetti l’uniformità e correttezza dell’azione gestionale e i diritti dei dipendenti dell’Asl Brindisi, senza discriminazione alcuna.
I trasferimenti di personale denunciati dai sindacati sono solo l’ultimo esempio della difficile situazione che sta vivendo il sistema sanitario italiano. La pandemia di COVID-19 ha messo a dura prova il personale sanitario e ha reso evidente la necessità di una maggiore attenzione al rispetto dei diritti dei lavoratori e di una migliore programmazione delle attività.