Riconfermato Angelo Marseglia alla guida dell’Associazione Pensionati di Coldiretti Puglia, nel corso dell’assemblea per il rinnovo delle cariche sociali in cui sono stati eletti anche i due vicepresidenti Giovanni Trisolini di Taranto e Antonio Tauro di Brindisi. Classe 1946, di Bovino in provincia di Foggia, Marseglia è nato nel movimento giovanile della Coldiretti e continua a distanza di decenni ad impegnarsi attivamente a beneficio dei coltivatori e della civiltà contadina.
“In Puglia sono circa 210 mila pensionati dei lavoro autonomo, di cui 63 mila coltivatori diretti, con un’altissima percentuale di pensioni integrate al minimo – ha spiegato il Presidente Marseglia - che stanno vivendo un momento di difficoltà ma che, nonostante tutto, sono impegnati nel presidio territoriale nelle aree rurali dove sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali e di solidarietà e sono divenuti determinanti nel sostegno ai bilanci e alla gestione della vita familiare”.
Come nella migliore tradizione agricola – spiega la Coldiretti – la presenza degli anziani fra le mura di casa è quindi quasi sempre considerata un valor aggiunto all’interno di un welfare familiare che deve fare i conti sia con la gestione delle risorse economiche disponibili sia con quella del tempo e dei figli in situazioni dove molto spesso entrambi i genitori lavorano e sono fuori casa la maggior parte della giornata.
La presenza dei nonni – sottolinea la Coldiretti – è sempre più importante anche rispetto alla funzione fondamentale di conservare le tradizioni alimentari e guidare i più giovani verso abitudini più salutari nelle scuole e nelle case. Uno stile nutrizionale – ricorda Coldiretti Puglia – basato sui prodotti della dieta mediterranea come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari che ha consentito – continua Coldiretti – una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale pari a 79,7 anni per gli uomini e 84,4 per le donne, anche se con la pandemia si è verificata una brusca inversione di tendenza.
Considerata per anni a torto come una forma arcaica da superare, la presenza degli anziani all’interno della famiglia si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini, con lo sforzo di creare “la solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare che è un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato”, ha concluso il presidente Marseglia..