BRINDISI – La Cittadella della Ricerca è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Brindisi nel dicembre 2013. Secondo l'accusa, gli imputati hanno contribuito direttamente o indirettamente al dissesto della società tramite azioni fraudolente o negligenze nella supervisione adeguata.

 Gli investigatori si sono concentrati sull'analisi di varie questioni, tra cui l'aumento dei costi del personale e l'omissione di incassi di canoni per un totale di 5 milioni di euro da parte della Foresteria S.r.l.

Le tre persone, Antonino Andreucci di 74 anni residente a Mesagne, Vitantonio Gioia di 74 anni residente a Mesagne e Angelo Raffaele Colucci di 59 anni residente a Brindisi, sono state rinviate a giudizio questa mattina dal giudice per l'udienza preliminare Vittorio Testi del Tribunale di Brindisi. Dovranno affrontare l'accusa di bancarotta fraudolenta in relazione al fallimento della società "Cittadella della Ricerca".

Il giudice ha stabilito il proscioglimento di Alfredo Franco Luigi Anglani, 73 anni, di Ostuni e Marco Botrugno, 57 anni, di Brindisi (entrambi difesi dagli avvocati Massimo e Martina Manfreda), Luigi Barone, 67 anni, di Lecce (difeso dall’avvocato Luigi Leonardo Covella), Fabio Lucio Palumbo, 55 anni, di Galatina (difeso dall’avvocato Amilcare Tana), Giuseppe Angelo Santoro, 76 anni, di Ostuni (difeso dall’avvocato Domenico Tanzarella) e Giuseppe Simone, 52 anni, di Fasano (difeso dall’avvocato Pasquale Di Natale).

Assolti con rito abbreviato, invece, Fulvio Valerio Faggiano, 66 anni, di Leverano e Alessandro Gianicolo, 57 anni, di Brindisi (entrambi difesi dall’avvocato Giampiero Iaia).