Si è tenuto presso l’auditorium del Castello Normanno Svevo di Mesagne il convegno “Una nuova Europa della solidarietà: più crescita, meno vincoli”, organizzato da Confindustria Brindisi con il patrocinio del Comune di Mesagne.
A moderare gli interventi di un parterre di grande spessore è stato il direttore di Confindustria Brindisi, Angelo Guarini. Ha introdotto il dibattito, portando i suoi saluti istituzionali, l’assessore del Comune di Mesagne, Anna Maria Scalera.
«Ci confrontiamo con un Pnrr - ha affermato in collegamento il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani - che ha a che fare con ritardi storici del nostro sistema Italia, ma anche con il fatto che è stato scritto un'epoca storica fa: prima della guerra, dell'aumento del costo delle bollette e delle materie prime. Nonostante le difficoltà, anche la terza rata è in arrivo».
Il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti Lippolis, ha rivendicato il ruolo mondiale del manifatturiero in Italia e ha ricordato come il Patto di stabilità non abbia consentito di investire in tecnologie. Un elemento, quest’ultimo, che è da considerarsi fondamentale perché l'Europa competa con Cina e Usa.
A relazionare sul tema della crescita e dei vincoli europei sono stati i docenti dell’Università Luiss Guido Carli, Giuseppe Di Taranto e Rita Mascolo.
È seguita, poi, una tavola rotonda che ha visto la partecipazione, oltre che dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, anche del direttore della delegazione Confindustria Bruxelles, Matteo Carlo Borsani, e del presidente del Polo internazionale ed Europa MEDEF (Confindustria Francia), nonché membro del consiglio di amministrazione di Air France e della Caisse des dépôts et consignations, Bernard Spitz. Quest’ultimo è fautore di una strategia di forte cooperazione economica tra Francia e Italia, i cui successi economici andranno condivisi con la Germania al fine di perseguire il bene dell’Europa.
«È difficile - ha sottolineato Borsani - immaginare la sopravvivenza di un’Europa priva di un’industria forte e competitiva: ciò, sia per ragioni di costi e benefici del mercato unico che per ragioni legate alla dimensione geopolitica dell’Unione. Ma è anche più difficile immaginare la sopravvivenza dell’industria in un’Europa che prescinda da due vincoli essenziali: il superamento delle ideologie e la solidarietà tra Stati membri».
Un focus è stato dedicato, infine, al comparto aeronautico e aerospaziale, che si presenta strategico e ricco di potenzialità. Un settore in cui si coniugano innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo. Al convegno hanno partecipato i rappresentanti di due colossi protagonisti dell'economia globale, ovvero Sandro De Poli, presidente di Avio Aero (gruppo appartenente a General Electric, che vanta un fatturato che supera i 2 miliardi di euro) e Angela Natale, presidente Boeing Italia e amministratore delegato di Boeing Sud Europa.