Si è celebrato oggi in piazza Santa Teresa e in piazza Sottile De Falco il 25 aprile, 78° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, di seguito il discorso tenuto dal sindaco Riccardo Rossi:
“Buongiorno, porgo un caro saluto alle Autorità civili, militari e religiose, all’Anpi e alle associazioni combattentistiche e a tutte e tutti i cittadini oggi qui presenti per celebrare il 25 aprile giornata della liberazione dal regime nazifascista.
La lotta contro il nazifascismo fu una delle più grandi battaglie della storia umana, una lotta che ha coinvolto nella seconda guerra mondiale non solo l’Italia ma il mondo intero. Fu una lotta per difendere i valori fondamentali dell’umanità: la libertà, l’uguaglianza e la giustizia.
I nostri eroi in questa battaglia per la democrazia furono i partigiani, donne e uomini coraggiosi, che si opposero all’oppressione e alla tirannia sino al sacrificio estremo della loro vita.
Vi sono date nella storia che racchiudono il senso di un’epoca e segnano lo spartiacque tra il vecchio ed il nuovo mondo.
Il 25 aprile è una di quelle giornate simbolo, come il 14 luglio data della rivoluzione francese.
È il giorno in cui si chiude una delle epoche più tragiche e buie della storia moderna. Si chiudono gli anni dei regimi nazifascisti con le loro leggi razziali, con i campi di sterminio e le deportazioni di ebrei, rom, omosessuali e di tutti gli oppositori politici. Anni in cui la vita democratica fu soppressa con la violenza.
I nostri partigiani ci hanno consegnato una lezione di coraggio, umanità e solidarietà. Ci hanno insegnato che la democrazia non è mai scontata, che occorre lottare per difenderla e preservarla. Ci hanno mostrato che la vera forza di un popolo sta nella sua unità, nella sua capacità di unirsi per affrontare le sfide più difficili.
Il 25 aprile deve essere la giornata di tutti, le divisioni non sono accettabili, la storia ci ha mostrato chi era dalla parte giusta e chi da quella sbagliata. Ed oggi a 78 anni da quel 25 aprile tutti insieme dobbiamo riconoscere il valore fondativo di quel giorno, il sacrificio dei nostri partigiani.
Da lì nasce la nostra repubblica democratica, la nostra Costituzione da difendere sempre con orgoglio e soprattutto da attuare ogni giorno per i suoi principi e valori, per i diritti che o sono di tutti o di nessuno.
Tutto ciò che è stato conquistato, come dicevo non è scontato non è per sempre. Dal 24 febbraio dello scorso anno l’Europa ed il mondo tutto è scosso da una guerra ingiustificabile. Il conflitto aperto da Putin in Ucraina ci riporta indietro nel tempo con la pace compromessa e le centinaia di migliaia di vittime innocenti. L’appello è a tutta la comunità internazionale affinché si ponga fine alla guerra e scenari da terza guerra mondiale con armi atomiche siano scongiurati.
Voglio chiudere ricordando il partigiano Pietro Parisi il partigiano Brindisi come si faceva chiamare in quei giorni. Oggi in Val D’Aosta ad Issogne le sue ceneri saranno sparse lì dove ha combattuto per la libertà e giustizia.
È stato un uomo semplice animato da grandi valori che sino agli ultimi giorni della sua vita ha cercato di trasmettere a tutti noi specialmente ai giovani studenti nelle scuole.
Grazie Pietro Parisi, Grazie Partigiano Brindisi, Grazie a tutte le donne e tutti gli uomini che ci hanno donato la cosa più importante la liberà e la democrazia.
Viva il 25 Aprile , Viva la Democrazia, Viva la Pace”.