Non sono bastate sette ore di discussione per individuare un candidato comune perché parte della coalizione (Europa Verde, Sinistra Italiana e Brindisi Bene Comune) sosteneva la ricandidatura di Rossi mentre l’altra parte della coalizione (Partito Democratico, M5S, Popolari, Impegno per Brindisi, CON, Ora tocca a Noi, Partito Socialista), proponeva la candidatura di uno tra Salvatore Giuliano e Roberto Fusco in quanto risultavano essere i più votati da un recente sondaggio.
Come riporta una nota comune di Europa Verde, Sinistra Italiana e Brindisi Bene Comune : “Al termine di una sarabanda di nomi messi sul tavolo solo per bruciarli, Donno ha indicato in Roberto Fusco il candidato dei 5S in quanto l’altro possibile candidato, Salvatore Giuliano, presente alla riunione, si è subito dichiarato indisponibile alla candidatura.
Un metodo per noi innacettabile, avevamo chiesto da mesi un confronto ed eravamo disponibili anche alle primarie, ma questo confronto ci è stato negato più volte, per poi arrivare a pochi giorni dalla presentazione delle candidature, all’unico possibile candidato, Roberto Fusco, già da mesi frutto di un accordo tra Roma e Bari, senza nessuna possibile discussione.
Noi rivendichiamo fortemente quanto fatto in questi difficilissimi cinque anni di amministrazione Rossi.
Saranno invece altri a spiegare ai cittadini perché, per mero calcolo elettorale ed interessi estranei alla citta’ di brindisi, si stanno consegnando ad una forza che rappresenta oggi l’opposizione in consiglio comunale. Noi andiamo avanti. Ci confronteremo a testa alta, schiena dritta e coerenza con i nostri concittadini.”
Il segretario regionale del PD, Domenico De Santis, si dice rammaricato rispetto all’irrigidimento sulla ricandidatura di Rossi da parte di una parte della coalizione e dispiaciuto rispetto al mancato passo indietro di Rossi per proteggere l’unità della coalizione.