130 lavoratori della Sanitaservice di Brindisi, dopo più di due mesi dalla loro vertenza, restano senza risposta sul loro futuro lavorativo.
cercano di smuovere le acqua si la Fp Cgil che Confintesa Brindisi rendendo pubblico il fatto che in altre Asl il percorso di reintegro è statao completato: perché a Brindisi no?
Scrive la CGIL: “Le dinamiche della vertenza in questione hanno avuto una tempistica molto lunga durante la quale si sono cercate le giuste soluzioni tese a stabilizzare gli stessi lavoratori, ricorrendo anche a tavoli tecnici di confronto, studio e approfondimento sui reali fabbisogni del personale che hanno evidenziato una carenza strutturale di organico, propedeutica a ripristinare il rapporto di lavoro in modo stabile al personale di cui si discorre. Infatti, la conclusione dei suddetti tavoli tecnici hanno determinato l’urgenza della modifica del Business Plan, con la conseguente necessità di dover assumere il già più volte citato personale». Il problema: «In sostanza, non si comprende ora quali siano i motivi per cui ancora non si è proceduto a definire la vertenza denunciata, ma soprattutto si assiste ad un rimpallo di responsabilità tra la Regione e la Asl Br che disorienta i lavoratori e che crea fibrillazioni i cui effetti saranno a breve difficilmente gestibili”.
La Fp Cgil Chiede pertanto «che la Regione, secondo un principio di equità territoriale in ambito Regionale, si attivi senza indugio per dare risposte concrete anche al nostro territorio, ovvero al sistema sanitario brindisino così come avviene altrove; che la Asl Br adotti nell’immediatezza, in quanto socio Unico di Sanitaservice, ogni urgente iniziativa amministrativa atta a risolvere il problema del precariato; che, in definitiva, si eviti di “giocare” sulla pelle dei precari provando a posticipare ancora la loro legittima aspettativa ad essere stabilizzati».
Confintesa dichiara che: “che la Regione, secondo un principio di equità territoriale in ambito Regionale, si attivi senza indugio per dare risposte concrete anche al nostro territorio, ovvero al sistema sanitario brindisino così come avviene altrove; che la Asl Br adotti nell’immediatezza, in quanto socio Unico di Sanitaservice, ogni urgente iniziativa amministrativa atta a risolvere il problema del precariato; che, in definitiva, si eviti di “giocare” sulla pelle dei precari provando a posticipare ancora la loro legittima aspettativa ad essere stabilizzati». Sulla stessa frequenza ma con toni differenti è Confintesa: «La Regione Puglia, il presidente Emiliano e l'assessore alla Sanità Palese, hanno autorizzato l'assunzione di 40 precari con contratto a tempo determinato degli hub vaccinali di Sanitàservice Taranto che avevano fatto ricorso al Tribunale del Lavoro. Ciò che a Taranto è possibile a Brindisi diviene un sogno, non sono bastati due mesi di presidio nei pressi dell'ex ospedale Di Summa, le proteste, gli appelli disperati, che chiedevano rispetto e stabilità per i nostri lavoratori, i precari che tanto avevano dato nel periodo Covid. Nonostante il fabbisogno di personale di Sanita service Brindisi ancor oggi i lavoratori sono disoccupati, sono emarginati, mentre nella vicina Taranto si festeggia alla stabilizzazione con contratto a tempo indeterminato della identica platea di Brindisi”.
Foto di repertorio